Presentata agli imprenditori calabresi a Reggio, nella sede degli industriali, la declinazione territoriale del rinnovato accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, nell’ambito di un incontro che ha messo in luce le prospettive economiche del territorio.

Vecchio: «Un'attenzione al futuro del territorio»

In apertura, Domenico Vecchio presidente Confindustria Reggio Calabria, ha sottolineato: «Sono arrivati a Reggio i vertici di Confindustria e Banca Intesa per siglare un protocollo sulla competitività, sulla innovazione, sulla sostenibilità ed è un punto fondamentale che evidenzia il ruolo di Confindustria Reggio in ambito nazionale. L'attenzione che oggi riceviamo la dice lunga sul futuro dei nostri territori. A partire dal Porto di Gioia Tauro, al Pnrr, al ponte sullo Stretto che porteranno importanti ricadute occupazionali che daranno dignità ai nostri giovani».

Un miliardo e mezzo per le imprese calabresi

Come precisa Anna Roscio, executive director sales & marketing Imprese Intesa Sanpaolo: «È un accordo nazionale concluso a novembre 2021 e abbiamo declinato le tappe territoriali oggi siamo a Reggio con un miliardo e mezzo per le imprese calabresi e un supporto per i temi della competitività attuale che riguarda la sostenibilità, la crescita del personale egli aspetti che oggi possono garantire un sostegno».

«Riuscire a essere sui territori per noi è fondamentale – evidenzia Emanuele Orsini vice presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco Confindustria - Ci preoccupano gli investimenti, quindi questo progetto va verso il loro incremento. Nel 2021 sul 2019 la crescita degli investimenti in Italia è stata del 20,7%, nel 2022 sul 2021 la crescita è stata del 9,7%. Il 2023 sul 2022 ha visto un calo di un 1,8%. La nostra necessità è quella di farli aumentare come motore del Pil».

L’accordo mette a disposizione 1,5 miliardi di euro per le imprese calabresi, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale.  Il protocollo nazionale vede rafforzata la collaborazione dell’Associazione di rappresentanza delle aziende manifatturiere e di servizi e il primo Gruppo bancario italiano. L’economia calabrese negli ultimi anni ha mostrato un’evoluzione peggiore rispetto alla media italiana. Più fattori hanno condizionato la dinamica economica della regione. Tra questi spicca la bassa propensione a investire che in prospettiva vincola il potenziale di sviluppo di questo territorio. Grazie a una recente indagine condotta sulla rete territoriale di Intesa Sanpaolo che ha coinvolto più di 120 gestori attivi in Calabria, è stato possibile individuare le priorità per il tessuto produttivo del territorio: spiccano gli investimenti in fonti rinnovabili, l’efficientamento dei processi produttivi, l’ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia, l’intensificazione dei rapporti di filiera, la digitalizzazione e il capitale umano. 

Stimolare la nuova imprenditoria

Per Stefano Barrese, responsabile divisione banca dei territori Intesa Sanpaolo: «La banca Intesa Sanpaolo ha una presenza importante nei territori, la più significativa. In Calabria la più importante presenza dal punto di vista bancario, questo lo testimoniano le ultime erogazioni fatte negli anni: due miliardi e da un ammontare vicino a questa cifra, che mettiamo a disposizione oggi. Ed è nella logica di accompagnare il percorso di crescita su alcuni verticali significativi che caratterizzano la Regione. L'elemento sul quale investire è stimolare la nuova imprenditoria per mantenere sul territorio le giovani risorse e le filiere».