"Il presidente Oliverio affonda Fincalabra, la società in house della Regione, sottraendole un compito specifico (l'assistenza tecnica al Por) che gli era stata formalmente affidato dalla precedente giunta regionale. Tutto ciò avviene con un bando palesemente illegittimo probabilmente per favorire agenzie esterne".


E' quanto affermano, in un comunicato, i consiglieri regionali Domenico Tallini, Giuseppe Mangialavori, Fausto Orsomarso e Francesco Cannizzaro che annunciano di avere presentato un'interrogazione al presidente della Giunta e all'assessore alla programmazione nazionale e comunitaria, inviata per conoscenza ai direttori dei Dipartimenti Presidenza e Programmazione, nonché all'Anticorruzione nazionale e regionale, in merito alla "procedura di affidamento del servizio di assistenza tecnica all'Autorità di gestione del Por CALABRIA Fesr -Fse 2014-2020".

 

"Il governatore - proseguono i consiglieri regionali - sottrae alla propria società finanziaria consistenti risorse (circa 25 milioni di euro) che avrebbero dovuto servire per la stabilizzazione di numerosi di lavoratori. Un'altra 'perla' di trasparenza e di buona amministrazione, l'ennesima, dell'uomo che aveva promesso di rivoltare la Calabria come un calzino e che ormai fa rimpiangere i suoi predecessori. La vicenda del bando per l'affidamento dell'assistenza tecnica al Por, qualcosa come 24 milioni di euro, è veramente paradossale e rivela tutta l'incapacità di Oliverio di governare i processi amministrativi della Calabria. Trattandosi di un bando palesemente illegittimo, volto a penalizzare la società in house per favorire non meglio identificate agenzie esterne".

 

“La Regione – continuano Tallini, Mangialavori, Orsomarso e Cannizzaro - ha indetto il bando di gara per l'affidamento di questo importante servizio in maniera illegale e sleale, poiché tutto è avvenuto solo cinque giorni prima dell'entrata in vigore delle nuove regole per gli appalti pubblici, probabilmente per aggirarne i nuovi contenuti. Ma, cosa ancora più grave, l'affidamento alla base della gara nei fatti era già stato conferito dalla precedente giunta regionale di centrodestra alla Fincalabra con delibera mai revocata o modificata e quindi è tutt'ora vigente.

 

Un grande pasticcio che rischia di creare danni incalcolabili alla Regione e a Fincalabra che allunga sinistramente la lista dei guai amministrativi che Oliverio e la sua giunta hanno combinato in questa prima parte della loro legislatura. Occorrerebbe capire cosa c'è dietro questa strana manovra che sembrerebbe cucita apposta per affondare Fincalabra e favorire non meglio identificate agenzie tecniche esterne". "In sostanza - sostengono Tallini, Mangialavori, Orsomarso e Cannizzaro - la Giunta regionale aveva stabilito che in una ottica di razionalizzazione e utilizzo efficace ed efficiente delle risorse a disposizione, Fincalabra Spa, per naturale vocazione e finalità statutarie previste dalla L.R. n. 7 del 30 aprile 1984, avrebbe rappresentato lo strumento più idoneo a concorrere nel quadro della politica di programmazione economica della regione allo sviluppo economico e sociale della Calabria con utilizzo delle proprie risorse umane disponibili. L'affidamento a Fincalabra Spa delle funzioni di consulenza gestionale (le stesse identiche che ora la Regione sta esternalizzando) seguiva esigenze e priorità ben precise, come la razionalizzazione della spesa, la valorizzazione del personale in organico, la riduzione dei tempi di esecuzione ed elaborazione dei progetti, il sostegno alla stabilità occupazionale dei dipendenti Fincalabra".


Nell'interrogazione, Tallini, Mangialavori, Orsomarso e Cannizzaro chiedono di sapere "come intende la Regione garantire la stabilità del personale Fincalabra se ha deciso di dirottare verso l'esterno risorse con specifica destinazione e con ciò da una parte creando un inutile duplicato di soggetti attuatori dei programmi e dall'altro duplicando i costi".