Per il segretario regionale della Fiom, Umberto Calabrone, la priorità resta l’investimento di Baker Hughes su Corigliano Rossano. A tal proposito, il Comune ionico ha per il 24 ottobre convocato un consiglio ad hoc da cui potrebbero emergere novità, fermo restando che la posizione dell’amministrazione è chiara. «Il ricorso presentato da Flavio Stasi, a cui va la nostra solidarietà per le intimidazioni ricevute che hanno implicato la scorta a distanza, è sicuramente legittimo - spiega Calabrone -. Rivolgersi al Presidente della Repubblica, tuttavia, non garantisce tempistiche definite e la cosa diventa un problema».

Il leader dei metalmeccanici calabresi ha preso atto martedì pomeriggio, nel corso di una riunione con i vertici della multinazionale, che a riguardo la chiusura da parte dell’azienda è totale. «Purtroppo è così, al momento non intendono più procedere all’investimento nella Sibaritide. L’azienda - dice ancora – non lo ritiene più realizzabile in tempi certi. Per noi invece resta prioritario e quindi chiederemo un incontro unitario ai Ministeri competenti».

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Calabrone sa bene verso chi indirizzare i propri desiderata. «Le istituzioni si sono parlate, ma non si sono ascoltate. Questo comportamento rischia di mettere la parola fine all’impegno che ci era stato prospettato. Non spetta a noi giudicare – evidenzia - ma l’attenzione di questi giorni, sarebbe stata necessaria prima della presa di posizione della Baker Hughes. Intenzione che aveva comunque paventato. Ribadisco un concetto su Corigliano Rossano. Se si parla di legalità, è giusto pretendere chiarezza sulle procedure, ci mancherebbe altro. Come per la Baker Hughes, però, tutte le altre attività portuali devono essere messe nelle condizioni di operare nella più totale trasparenza e serenità».

Clima decisamente più sereno, invece, a Vibo Valentia durante l’incontro divisionale sull’andamento produttivo dell’impianto del Nuovo Pignone-Baker Hughes. «Sono stati messi in campo, per come avevano annunciato nel 2023, tutti gli investimenti e si è registrato in prospettiva un aumento della forza lavoro. Chiederemo – conclude il segretario regionale della Fiom Cgil - che la Regione Calabria migliori il sistema infrastrutturale affinché Vibo diventi ancora più attrattiva. Questo perché la diversificazione in atto dà la possibilità di crescere ancora di più: dopo le 26 assunzioni nell’ultimo anno, ce ne aspettiamo altre in presenza di condizioni favorevoli».