Nella conferenza stampa tenuta presso la segreteria politica del consigliere regionale e comunale Pasqualina Straface, l’opposizione di centrodestra ha ribadito la propria dura critica nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Flavio Stasi, in merito alla mancata realizzazione del progetto di insediamento della Baker Hughes.

L’incontro ha messo in evidenza la gravità della situazione economica del territorio e il rischio che questa vicenda rappresenta per il futuro occupazionale della città. Ma non sono mancate proposte di recupero, con l’opposizione pronta a chiedere un Consiglio comunale straordinario e, se necessario, l’intervento del prefetto. Le forze di opposizione hanno sottolineato l'importanza dell'insediamento della multinazionale per lo sviluppo della città e per la creazione di posti di lavoro, in particolare per i giovani laureati che, a causa della mancanza di opportunità, sono costretti ad emigrare altrove.

«La nostra posizione rimane quella di essere favorevole all'insediamento della Baker Hughes proprio perché rappresenta una grande opportunità di crescita, di sviluppo, ma soprattutto va nella direzione di creare dei posti di lavoro per le nuove generazioni e per i tanti giovani laureati che oggi sono costretti ad andare fuori dalla propria terra, fuori dalla propria regione per trovare fortuna», ha affermato Straface. Il rifiuto del progetto da parte dell’amministrazione è stato definito dall'opposizione come una «pagina buia» per la città, una decisione che va contro l’interesse del territorio e delle sue prospettive di sviluppo. Il centrodestra non nasconde la propria preoccupazione per la perdita di un’opportunità che avrebbe potuto rilanciare non solo il porto della città, ma anche l'intera area retroportuale.

Il Consiglio comunale e il ruolo delle istituzioni

Uno dei temi più discussi è stata l’inerzia dell’amministrazione nel convocare il Consiglio comunale monotematico richiesto dall’opposizione già dai primi di agosto (poi convocato per il 24 ottobre prossimo). Straface ha ribadito l'importanza di un confronto istituzionale su una questione di tale rilevanza: «Noi abbiamo chiesto un Consiglio comunale monotematico dai primi di agosto proprio perché volevamo che il Consiglio comunale per la funzione, per il ruolo che svolge, va proprio nell'andare a dare degli indirizzi rispetto a quelle che sono le strategie dello sviluppo economico del nostro territorio». Tuttavia, nonostante il regolamento preveda un termine di 20 giorni per la convocazione, l'amministrazione non ha ancora risposto alla richiesta, dimostrando, secondo l’opposizione, una grave mancanza di responsabilità istituzionale.

Leggi anche

Straface ha duramente attaccato il sindaco Stasi, accusandolo di aver agito «nell’assoluta solitudine» e di non aver coinvolto né il Consiglio comunale né le varie organizzazioni locali e sindacali. Gli attori in campo sono tre: società, autorità portuale e amministrazione comunale. Le responsabilità sono solo in capo al sindaco o ci sono anche altre responsabilità in capo ad altri? Ritengo - aggiunge la Straface - che la responsabilità esclusiva in questo momento appartenga al sindaco», sottolineando come il primo cittadino non abbia saputo creare relazioni istituzionali solide, indispensabili per il buon governo del territorio.

Uno degli aspetti più critici sollevati dall’opposizione riguarda la presunta motivazione politica dietro il rifiuto del progetto. Pasqualina Straface ha accusato il sindaco Stasi di aver adottato una posizione ideologica, dettata dal fatto che l'insediamento era appoggiato dal presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, leader del centrodestra. «È un alibi quello della procedura amministrativa, perché la posizione di Flavio Stasi è una posizione ideologica. È una posizione che lui ha preso perché l'insediamento è voluto da una parte politica», ha affermato Straface, accusando il sindaco di agire in base a logiche di partito piuttosto che nell'interesse del territorio. Secondo Straface, la questione delle difformità urbanistiche, sollevata da Stasi come motivo del rifiuto, non sarebbe altro che un pretesto per giustificare una decisione presa per ragioni politiche. L'opposizione, invece, sottolinea l'importanza strategica del progetto, che avrebbe potuto dare nuovo slancio al porto e all’area industriale circostante, offrendo una concreta opportunità di rilancio economico.

Il ricorso al prefetto e la richiesta di ritirare il ricorso al Capo dello Stato

Nel corso della conferenza, Pasqualina Straface ha anche annunciato la volontà di ricorrere al prefetto qualora l’amministrazione comunale continuasse a ignorare le richieste di dialogo e di confronto. «Noi intanto già facciamo partire la richiesta di un Consiglio straordinario per senso di responsabilità istituzionale. Noi faremo di tutto affinché ci possa essere un'inversione di tendenza», ha dichiarato Straface, lasciando intendere che l’opposizione non è disposta a cedere su una questione tanto importante.

Uno dei punti fondamentali su cui si insiste è la necessità che il sindaco ritiri il ricorso presentato al Capo dello Stato contro il progetto. «Il sindaco, il primo atto che dovrebbe fare è quello di ritirare il ricorso che ha fatto al capo dello Stato. Quindi sederci intorno ad un tavolo e iniziare a ragionare per vedere se ci sono le condizioni affinché la Baker Hughes possa ritornare sui passi iniziali», ha dichiarato Straface, auspicando un’apertura da parte dell’amministrazione per permettere un nuovo dialogo con l’azienda e trovare una soluzione che possa rilanciare il progetto. Rimane da vedere se l’amministrazione Stasi deciderà di rispondere a queste sollecitazioni o se il confronto si sposterà su altri tavoli, come quello del prefetto. Nel frattempo, il centrodestra è determinato a portare avanti la propria battaglia per il bene della città, in difesa di quello che considera un progetto di vitale importanza per il futuro di Corigliano-Rossano.