L'annuncio recente dell'arrivo della Baker Hughes al Porto di Corigliano Rossano ha generato incertezze e interrogativi nel panorama sindacale locale. Bruno Graziano, coordinatore provinciale del sindacato autonomo di base (Cub), ha sollevato dubbi sulla mancanza di chiarezza riguardo alle intenzioni dell'azienda e ha espresso la necessità di ottenere dettagli chiari su progetti, opportunità di lavoro e impatti sul territorio. In un momento in cui la comunità guarda con attenzione a nuovi insediamenti industriali, la richiesta di trasparenza da parte del sindacato si fa sempre più pressante. «Al momento la posizione del sindacato sicuramente non è positiva per un semplice motivo che la Baker è un'azienda su cui ci sono molte domande e poche risposte. Fino a quando non avremo chiarezza sulle intenzioni di investimento dell'azienda sul territorio, la nostra posizione rimarrà critica».

Il sindacalista ha sottolineato la necessità di comprendere appieno cosa l'azienda intenda costruire nel territorio, specificando che, nonostante le promesse di creare tra cento e duecento posti di lavoro, le informazioni concrete su progetti e attività sono ancora nebulose. Graziano ha evidenziato le preoccupazioni riguardo alla presa in carico delle figure professionali necessarie e al tipo di produzione che l'azienda porterà nella zona. «Abbiamo attualmente un'azienda che fa proclami, ma non abbiamo ancora dettagli sulle operazioni che condurrà nel nostro territorio. Siamo in una fase in cui ci sono più domande che risposte», ha aggiunto Graziano.

Il sindacalista ha rimarcato la differenza di posizione tra il sindacato autonomo di base (Cub) e altri sindacati confederali. Mentre Graziano e il Cub sono più inclini a un approccio vicino ai lavoratori e alla comprensione delle implicazioni a livello locale, ha sottolineato che altri sindacati potrebbero avere una prospettiva più politica. «Prima di accogliere favorevolmente l'insediamento dell'azienda sul nostro territorio, dobbiamo capire le sue intenzioni. Parliamo di un territorio dedicato al turismo, e dobbiamo valutare l'impatto su vari settori, compresi pescherecci e ambiente marino», ha affermato Graziano.