VIDEO | Mentre il sindaco Stasi nega la concessione in Conferenza dei servizi, ambientalisti, politici e istituzioni del territorio evidenziano rischi ambientali e mancanza di benefici locali
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Non c'è solo il no del Comune di Corigliano Rossano all'insediamento industriale di Baker Hughes al porto. Il parere negativo, arrivato proprio oggi nella Conferenza dei servizi è stato infatti preceduto da una levata di scudi, nei giorni scorsi, di diversi amministratori locali ed esponenti politici del territorio che raccolgono e sposano le preoccupazioni già espresse da tutto uno strato di popolazione tra associazioni ambientaliste, imprenditori e pescatori che vedono come una minaccia l'arrivo della multinazionale statunitense.
Il recente incontro a Corigliano Rossano, organizzato dal comitato "Giù le mani dal porto", ha accentuato la contrarietà al massiccio investimento della Baker Hughes nell'area portuale. Le opposizioni crescono, mettendo in luce rischi ambientali e dubbi sui benefici per la comunità locale. Presente il Comune di Cassano il cui referente ha sottolineato l'interesse diretto della comunità rispetto alla situazione, evidenziando una prospettiva diversa rispetto all'industrializzazione e alla visione del territorio. Anche il sindaco di Crosia Antonio Russo si è dichiarato fermamente contrario al progetto con un intervento eloquente, così come il sindaco di Albidona. Si è discusso del Psa all’interno del quale si prospetta una visione diversa della industrializzazione.
Presente all’incontro anche il consigliere regionale Davide Tavernise che ha riferito sui contenuti della recente conferenza stampa tenuta dalla multinazionale. È emersa la questione di una delibera comunale del 2002 quando l’ex Comune di Corigliano si oppose a una ipotesi insediamento industriale come il rigassificatore. Ora si sta cercando di coinvolgere la popolazione attraverso una raccolta firme, considerando l'interesse anche di coloro che potrebbero non partecipare direttamente al processo decisionale.
Ma sul tema si registra anche la presa di posizione del consigliere delegato di Amendolara Antonello Ciminelli, nel corso di un intervista rilasciata a LaC News24, che ha preso le distanze dal progetto e invita il presidente Roberto Occhiuto a valutare con prudenza l’investimento che è in netto contrasto con la vocazione del territorio.
Ciminelli ha poi dichiarato la propria opposizione al massiccio investimento relativo alla realizzazione di un parco eolico offshore, sottolineando i potenziali impatti negativi sull'ambiente e il paesaggio. La sua preoccupazione principale è legata alle potenziali ripercussioni sulla bellezza naturale della Piana di Sibari e delle coste dello Ionio. Ha ribadito la necessità di valutare attentamente i costi e i benefici del progetto, sottolineando che gli eventuali vantaggi economici potrebbero non tradursi in benefici tangibili per la Calabria. Ciminelli ha criticato la possibile mancanza di ricadute occupazionali locali, ritenendo che le maestranze altamente specializzate potrebbero essere reclutate da fuori regione. «La Calabria ha bisogno di cittadini consapevoli», ha dichiarato Ciminelli. «Siamo in prima fila nella lotta contro l'inquinamento, e dobbiamo tutelare e valorizzare le nostre bellezze naturali». L'appello di Ciminelli è rivolto a tutte le sfere della società calabrese, dalla politica alla società civile, alle associazioni, e persino allo stato centrale. Si dice disponibile a promuovere eventuali azioni di mobilitazione per assicurare che le decisioni prese considerino attentamente l'ambiente e il futuro delle generazioni che verranno.