Si è tenuto ieri pomeriggio, 12 luglio, presso la Sala del Consiglio comunale di Badolato, l’incontro dal tema Badolato: “Costruire una rete di economia solidale, integrando le esperienze etiche ed economiche”. L’incontro rientra nelle azioni del progetto “Integrando”, con capofila il Comune di Badolato, finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito di “Percorsi di Accoglienza”.

 

Partecipato da associazioni e imprese della zona, l’incontro ha allargato ad una platea più ampia rispetto a quella già coinvolta attivamente nel progetto, la realizzazione di un mercato solidale, etico e sociale sul territorio di Badolato e nell’area circostante.

Immediata l’adesione di associazioni e imprese presenti all’incontro, tutte rigorosamente dalle attività etiche, sociali e sostenibili.

 

Ad introdurre l’incontro il sindaco Gerardo Mannello, fiero dell’immagine che Badolato da di sé al mondo dal lontano 1997, quando si trovò ad affrontare il tema dell’accoglienza e dell’integrazione in un momento storico ancora impreparato al tema e dove i cittadini del piccolo centro seppero rispondere con umanità ad un problema che sarebbe diventato globale.

 

Referente del progetto per il Comune di Badolato l’assessora Daniela Trapasso, esperta di politiche dell’accoglienza “all’inizio eravamo soli, ma sono contenta che poi tanti altri comuni, ad oggi oltre 150, siano diventati titolari di Sprar. Un futuro incerto in questo momento storico ma pronti sempre ad accogliere”.

 

Ad entrare nel vivo dell’incontro Federica Roccisano, project manager di Integrando con la cooperativa sociale Hermes 4.0: “Integriamo ma non ci limitiamo a questo; abbiamo colto l’occasione per andare oltre, con azioni per l’orientamento al lavoro, per sostenere il dialogo tra imprese e migranti. Con l’azione poi della rete economia solidale cerchiamo di aiutare il territorio a incentivare le realtà locali, i produttori, gli autori l turismo responsabile, per contribuire a creare un sistema economico forte.”

 

È la stessa Roccisano, inoltre, a invitare il Comune di Badolato, che ha accolto la richiesta, a raccogliere le firme per la petizione promossa dai Figli costituenti per inserire lo sviluppo sostenibile nella nostra Costituzione. Molte le firme raccolte immediatamente, non si può vivere in un mondo che non rispetta se stesso.

 

Può un paesino calabrese cambiare le cose, spingere il mondo in una direzione altra sul tema dell’ambiente, delle politiche etiche e del rispetto dell’Uomo e della Terra? Ha cercato di rispondere a questo Raffaella Rinaldis, direttora ed editrice di FimminaTv, l’emittente calabrese che si occupa di lotta alle discriminazioni e partner del progetto. “La comunicazione è un’arma che, se usata correttamente, può servire a divulgare i buoni esempi, le giuste prospettive di ricerca del giusto comportamento da tenere e, allo stesso tempo, occorre guardarsi dalle tecnologie che, se usate in modo scorretto, possono indurre a scelte sbagliate dettate dall’ignoranza dei fatti e dalle spinte scorrete che alcuni tipi di comunicazione fanno. L’era digitale però permette di avere anche gli strumenti per una ricerca critica dei fatti e delle informazioni, spetta a noi farne buon uso”.

 

Rinaldis ha inoltre richiesto di aggiungere, idea subito sposata da pubblico e relatori, al mercato solidale in costruzione, anche le azioni della Casa delle Donne di FìmminaTv legate al progetto del Sistema di Credito delle Opere già avviato dall’ente femminile e teso a creare una piattaforma di baratto sociale ed etico.


Per spiegare meglio quali sono le implicazioni alla partecipazione di un mercato solidale del territorio è intervenuto Gianluca Palmara, dell’associazione Distretto solidale, il quale ha delineato i punti formali dell’adesione “Nessun costo, nessun impegno se non quello di entrare nella rete e di rispettarne i principi etici. Abbiamo voluto aggiungere un pezzo in più con uno strumento che sia utile al territorio e che sopravviva al progetto, abbiamo voluto coinvolgere il territorio partendo non solo dalle esigenze, proponendo un altro modello di sviluppo. Abbiamo usato un sistema semplice con un protocollo con la rete territoriale, con lo scopo di creare una comunità, Badolato già lo è , noi vogliamo estrarre le competenze, le eccellenze e valorizzarle”


Del valore dell’incontro tra aziende e lavoratori, della partecipazione delle realtà locali ad una rete che quella proposta e dell’importanza dell’ambiente lavorativo ha parlato invece Carolina Scicchitano, esperta di politiche attive del lavoro: ”L’ambiente di lavoro è fondamentale come lo sono le azioni dei tirocini formativi, che rendono possibile un dialogo tra impresa e lavoratore con quelle che possono essere le esigenze future di un possibile rapporto lavorativo. Occorre inoltre creare una rete per seguire le azioni a sostegno delle politiche imprenditoriali come quelle attivate dalle regioni, dai Gal e dalle realtà istituzionali che sostengono e incentivano lo sviluppo delle imprese del territorio”.


Presenti all’incontro anche gli altri partner del progetto, tra questi Valentina Femia, Noemi D’Agostino, Nicoletta Jeraci.


La Rete dunque è partita, le adesioni sono sempre aperte e i prossimi incontri verranno comunicati nel corso dell’estate, prima dell’avvio delle due fasi formative, una delle quali, curate dall’Unical, Dipartimento di Scienze politiche e sociali, sarà aperta agli operatori del settore.


Il prossimo incontro, incentrato invece sul percorso di formazione e tirocini, si svolgerà il prossimo 26 luglio, sempre a Badolato.