VIDEO | Il gruppo ha lanciato una petizione davanti ai cancelli del porticciolo, al centro di una controversia tra il Comune e l'ex società che gestiva la struttura, chiedendo che si trovi una soluzione prima possibile
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È nato per chiedere la riapertura della darsena turistica di Badolato, il Comitato pro porto. L’infrastruttura è al centro do una controversia tra l’amministrazione comunale e la Salteg, società alla quale è stata revocata la concessione dell’area, al vaglio ora del Consiglio di Stato. Vicende in merito alle quali il sodalizio non intende entrare chiedendo solamente la rapida riapertura del porticciolo.
«Noi non entriamo nel merito dell’iter giudiziario in corso ma chiediamo che il porto venga commissariato o che venga gestito dal comune o da chicchessia. Per noi è importante che si riapra nel più breve tempo possibile» ha sottolineato Michele Iorfida, del comitato pro porto che ha inoltre commentato con soddisfazione l’adesione alla petizione da parte di tutto il comprensorio e, tra gli altri, dell’associazione degli imprenditori turistici Riviera e borghi degli angeli, presieduta da Francesco Leto.
La voce dei pescatori
«Ci dispiace perché questa zona è trascurata, siamo disperati – ha affermato Salvatore Gatto, appassionato di pesca -. Mentre sul versante tirrenico per ogni paese c’è un porto, qui purtroppo l’unico che abbiamo è questo ed è pure chiuso. Per quest’area la pesca è fondamentale, complice anche il nostro meraviglioso mare». «Speriamo che la nostra richiesta venga accolta - ha aggiunto il pescatore Raffaele Lagani - perché è una struttura strategica per tutto il comprensorio e per tutte le attività subordinate alla pesca: il porto genera benessere per tutti». «Io sono nato nel 1945 e il mio unico svago era il mare, uscivo con la barca almeno un paio di ore al giorno per pescare – testimonia Marcello Commisso, pescatore da una vita – una volta che mi hanno chiuso il porto, ditemi voi in questa Calabria cosa mi resta? Soprattutto alla mia età. Il porto era una realtà molto importante per tutti. Non abbiamo altri sbocchi. Chiediamo che si faccia subito qualcosa».
L'importanza del porto
Una richiesta dunque condivisa da pescatori, diportisti e proprietari di imbarcazioni che per anni hanno usufruito del porto Bocche di Gallipari prima della sua chiusura qualche mese fa, che hanno sottoscritto una petizione davanti i cancelli della darsena, un approdo strategico per la fascia ionica che va da Roccella a Catanzaro, come ha evidenziato Rita Azzurra Ranieri, consigliera comunale di Soverato nonché imprenditrice del settore nautico: «Viviamo su una fascia dove darsene e porti sono totalmente assenti, abbiamo una comunità di pescatori piuttosto gremita, c’è una nautica da diporto che ha assolutamente bisogno di uno sbocco a mare e soprattutto dei servizi che possono essere offerti anche a quello che è il diporto di passaggio. Basta vedere la vicina Roccella cosa offre. E noi non possiamo essere di meno, non possiamo rimanere indietro».