VIDEO | Secondo la rilevazione trimestrale sulle attività avviate e chiuse, tra aprile e giugno sono nate 254 nuove realtà ma il numero di iscrizioni «è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi anni»
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Aumenta il numero di imprese della provincia crotonese nel secondo trimestre del 2021, ma nonostante il bilancio positivo tra aperture e chiusure si rileva un timore di avviare nuove attività imprenditoriali. È il quadro che emerge da Movimprese, rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese della Camera di Commercio di Crotone.
I dati sulla demografia delle imprese
Secondo i dati elaborati dall’ufficio studi dell’ente camerale pitagorico «la consistenza dell’imprenditoria crotonese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo positivo di 146 unità. Nonostante le imprese risentano ancora dell’effetto delle chiusure causa Covid19, quello registrato nel 2021 risulta il risultato migliore degli ultimi quattro anni».
«Da aprile a giugno 2021 - si legge in un nota stampa della Camera di Commercio - a fronte di 254 nuove iscrizioni, sono state denunciate 111 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 18.210. Tuttavia dal confronto territoriale emerge una sostanziale tenuta del sistema produttivo, se si considera che, il tasso di crescita rilevato nella nostra provincia che si attesta a 0,79%, è concorde con quello registrato nella regione Calabria (0,79%) ma superiore a quello registrato nel territorio nazionale (0,74%)».
Malgrado ciò, «l’analisi dei dati in serie storica evidenzia una sostanziale paura nell’intraprendere un’attività economica: il numero di iscrizioni nel secondo trimestre di quest’anno (254) è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi anni».
Il Covid frena le nuove imprese
«La nostra struttura produttiva, come evidenziato nell’ultima rilevazione trimestrale di Movimprese, continua a risentire degli effetti delle chiusure causa Covid – commenta del commissario straordinario della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese –. Tale condizione contribuisce ad incrementare il timore nell’avvio di nuove attività imprenditoriali nel territorio crotonese. Risulta di vitale importanza, soprattutto in questo periodo, lavorare per rendere le nostre imprese più forti e competitive nel mercato e la Camera di commercio di Crotone, oltre a denunciare le difficoltà ben note del nostro territorio, è quotidianamente e costantemente impegnata a sostenere la ripartenza attraverso i suoi strumenti e le sue attività».
Tassi di sviluppo e forma giuridica
Secondo Movimprese, «l’analisi dell’andamento dei tassi di sviluppo per settore di attività evidenzia che a contribuire maggiormente alla positività dei dati in questa seconda rilevazione del 2021, oltre alle imprese non classificate (4,62%) è stato soprattutto il settore Attività finanziarie e assicurative (2,53%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (1,87%), Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (1,35%), Noleggio, agenzie viaggio, servizi alle imprese (1,25%) e Istruzione (1,23%)».
Per quanto riguarda la forma giuridica delle imprese «il tessuto economico provinciale, nel secondo trimestre 2021, risulta formato per il 67,33% da ditte individuali, per il 21,38% da società di capitali, per l’8,41% da società di persone e per il restante 2,88% da imprese con altra forma giuridica».
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