Si tratta del bando per l'assunzione di 16 persone indetto nel 2017. Per la copertura dei posti si attingerà alla graduatoria di un'analoga selezione dell'Asp di Crotone
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Dopo quella tra gli Operatori Socio Sanitari, si profila un’altra guerra tra poveri nell’ambito del comparto salute della Calabria, questa volta tra autisti di ambulanze di diverse province diverse. Il 31 ottobre scorso, l’Asp di Cosenza, con delibera della dirigente reggente, Erminia Pellegrini, ha disposto la revoca del concorso per l’assunzione di 16 autisti di ambulanza indetto nel settembre 2017, disponendo di attingere per la copertura dei posti messi a bando, dalla graduatoria di un concorso analogo già espletato dall’Asp di Crotone.
Provvedimento beffa
Per i circa 380 partecipanti alle selezioni si tratta di una beffa. Soltanto cinque giorni più tardi, infatti, il 5 novembre, il commissario ad acta Saverio Cotticelli ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali con cui si è tra l’altro deciso di sbloccare ed espletare rapidamente tutti i concorsi già banditi da Aziende Ospedaliere e Sanitarie. Tra questi però, non ci sarà quello per autisti di ambulanza di Cosenza, proprio in virtù del precedente annullamento. «Non riusciamo a capire il motivo di questa scelta – dice Arturo Intrieri, uno dei concorsisti – Per due anni abbiamo atteso di poter svolgere le prove. Addirittura abbiamo appreso che l’Asp aveva richiesto al Comune di Rende la disponibilità dell’area mercatale dove gli aspiranti avrebbero dovuto eseguire i test di guida. La revoca ci ha colti di sorpresa. Anche perché a breve a causa dei pensionamenti, in Calabria verranno a mancare almeno un centinaio di figure come la nostra. Per questo, al di là dell’opportunità di ricorrere allo scorrimento della graduatoria di Crotone, esiste comunque un ulteriore fabbisogno che noi potremmo soddisfare».
I dubbi sulla legittimità
I concorsisti poi, nutrono forti dubbi sulla legittimità e validità della delibera incriminata: «Nel testo si fa riferimento ad una fantomatica Legge 124 del 2018 che non esiste – afferma ancora Intrieri – Per questo riteniamo che il provvedimento di revoca sia irregolare e invitiamo l’Asp ad annullarlo in autotutela. Diversamente lo impugneremo nelle sedi legali competenti. Ma speriamo prevalga il buonsenso per non perdere altro tempo ed arrivare in fondo a questo concorso nel quale molte persone hanno riposto le loro speranze di una stabilità occupazionale».