INTERVISTA | Anche il progetto Fab City promosso da Palazzo dei Bruzi insieme all'istituto Da Vinci-Nitti, produce le valvole necessarie a trasformare le easybreath della Decathlon in caschi da usare nella sub terapia intensiva
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La prima idea era quella di fabbricare mascherine chirurgiche, poi il progetto Fab City del Comune di Cosenza, esperienza promossa dal consigliere Andrea Falbo ed avviata nel 2018 insieme ai ragazzi dell’istituto superiore Da Vinci-Nitti, ha aderito, utilizzando le proprie stampanti 3D, all’iniziativa lanciata da alcuni ingegneri bresciani ideatori di un sistema di trasformazione delle maschere per lo snorkeling in presidi sanitari di emergenza.
La conversione geniale
Si tratta del modello chiamato easybreath, distribuito nei punti vendita Decathlon. Grazie ad alcuni raccordi, sulla base di un progetto brevettato da Isinnova, può essere convertito in un respiratore che all’occorrenza, ed in caso di necessità, può sostituire i caschi utilizzati nella sub terapia intensiva.
Testata anche all'ospedale di Cosenza
La maschera opportunamente riadattata è stata testata anche all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, con esito positivo. Per questo il Fab City ha avviato la produzione delle valvole necessarie alla trasformazione. Nel frattempo la Decathlon ha annunciato la distribuzione gratuita di diecimila pezzi a beneficio del sistema sanitario nazionale.
Servono anche in Calabria
«Rivolgiamo pertanto un appello alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli – scrive Andrea Falbo – affinché acquisisca il prima possibile un congruo quantitativo delle maschere Decathlon da destinare ai nosocomi regionali. La nostra struttura conferma la propria disponibilità a lavorare alla produzione delle valvole in 3D necessarie all’adeguamento delle maschere respiratorie direttamente attraverso il Fab City Comunale e indirettamente attingendo alla rete di contatti avviata sul territorio con aziende e privati che possono certamente dare un contributo notevole». Saranno donate gratuitamente all'ospedale dell'Annunziata e agli altri ospedali calabresi che ne avranno necessità.
Lavoro di squadra
Al progetto collaborano il docente Bruno Gioffrè dell’Istituto Da Vinci - Nitti di Cosenza, la responsabile Fab City - Servizio formazione lavoro del Comune di Cosenza Adriana Chiappetta, la specialista stampante 3D Filomena Celestino, l’ingegnere meccanico Piero Torchia. La supervisione è di Anna Merlo, direttrice dell’indirizzo di grafica e comunicazione del FabLab. L’abbiamo intervistata