Base d'asta quasi 100mila euro per il fitto del ramo d'azienda, dopo che la precedente gara che prevedeva anche la vendita era andata deserta. La Cgil preoccupata: «C’è il timore che la strada che si sta imboccando vada nella direzione di una privatizzazione del settore»
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Il 9 novembre si saprà se il curatore della liquidazione giudiziale Fernando Caldiero avrà ricevuto delle offerte per l’azienda di trasporto pubblico locale della città dei bruzi. È stato infatti pubblicato il nuovo bando unico di gara per il fitto del ramo d’azienda di Amaco Cosenza dopo che il primo, che prevedeva anche la vendita, è andato deserto. Il prezzo base d’asta è di 99.771 euro, mentre l’offerta minima è di 74.848,25 euro: si tratta di cifre ridotte del 30% rispetto all’avviso di luglio. Il rialzo minimo, invece, è fissato in 3.000 euro. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è indicato alle 13 del 4 novembre.
Il ramo d'azienda TPL è composto da fabbricati, terreni, impianti, attrezzature e arredi, partecipazione in CO.ME.TRA. scarl, contratti commerciali, dipendenti e titoli per esercizio attività trasporto persone. Il curatore la settimana scorsa ha ottenuto dal giudice delegato una proroga dell’esercizio delle attività dell’impresa. La nuova deadline dal 30 settembre è slittata al 31 gennaio 2025. Questo consentirà ad Amaco di non interrompere il servizio e di non arrecare disagio per l’utenza. Inoltre sono stati sbloccati gli acquisti di nuovi mezzi ibridi ed elettrici per mezzo di Cometra.
Nei giorni scorsi la Cgil ha indirizzato la sua attenzione proprio verso il consorzio regionale palesando una sensazione negativa. «C’è il timore - hanno scritto i sindacalisti - che la strada che si sta imboccando, vada nella direzione di una privatizzazione del settore, senza neanche passare dall’espletamento delle gare ad evidenza pubblica. Chiaramente, è solo una nostra sensazione che auspichiamo venga da subito smentita, visto che nei fatti, distanza di oltre tre settimane dall’ultima delle numerose nostre richieste di intervento, risultate vane, continuiamo ad invocare uno specifico incontro tra i soggetti coinvolti nella vicenda».
«Sarebbe utile - sostengono - a mettere in chiaro, una volta per tutte, le reali intenzioni di Regione Calabria e COMETRA sul futuro di Amaco nella nostra Provincia e ovviamente nella Città di Cosenza. I nostri dubbi di una privatizzazione del settore e di conseguenza dell’ex AMACO, sono supportati anche dalle dichiarazioni fatte in una intervista di qualche giorno fa, al Presidente del C.d.A. di una nota azienda di TPL privata, che a nostro avviso, appaiono come una volontà di rilevare il ramo d’azienda ex AMACO, operazione che andrebbe chiaramente verso una privatizzazione del settore nella nostra Provincia». Il riferimento è ad un’intervista a Mario Rocco Carlomagno, presidente del consorzio Autolinee, realizzata due domeniche fa dal nostro network durante il telegiornale.
«Il fatto che AMACO, sia in liquidazione giudiziale - ha poi aggiunto la Cgil - non può giustificare la privatizzazione del settore; a tal proposito occorre ricordare che in più occasioni la Regione Calabria, attraverso i suoi funzionari si è apertamente dichiarata titolare dei chilometri e dei servizi offerti da AMACO, gli stessi che stranamente, faranno parte di una vendita e/o fitto di ramo d’azienda».