Sono intervenuti i più autorevoli esperti del trading e della finanza nazionale alla Summer School dell’Università della Calabria, appuntamento giunto alla nona edizione per la formazione specialistica sulle tecniche di borsa e del trading on line ideato dal docente Fabio Piluso ed ospitato dal primo al cinque luglio scorso, nelle aule del Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche. Dodici nel complesso i relatori per cinque giorni di formazione che hanno attratto studenti anche al di fuori della Calabria, da Roma e dall’Emilia Romagna in particolare.

Iniziativa no profit

«Si tratta di una esperienza nata nel 2015 grazie ad una felice intuizione di Directa, soggetto pioniere del trading on line, del nostro ateneo e dei nostri partner, in particolare di Banca Centro Calabria. Un progetto che anno dopo anno ha registrato una crescita sul piano qualitativo a livello di contenuti. Ricordo che si tratta di una iniziativa no profit – ha ricordato Fabio Piluso – Siamo convinti che la formazione in ogni ambito è una chiave che apre il futuro ai giovani. Il know how ed anche il cosiddetto principio del soft power sarà la base dello sviluppo delle economie e dei prossimi scenari di natura geopolitica. Per cui è proprio la formazione l’investimento più conveniente in termini di valore, rispetto ad altri strumenti finanziari». Davide Biocchi, trader professionista, è ormai una presenza consolidata nell’ambito della Summer School: «Ci sono due elementi che misurano la crescita dell’iniziativa: l’aumento degli iscritti e lo spessore dei relatori. Quella del 2024 è senza dubbio la migliore edizione di sempre, tenendo conto di questi due fondamentali fattori. Il primo approccio dei giovani è quello di chi cerca una opportunità di guadagno. Poi però, i ragazzi si rendono subito conto che la differenza la fa la cultura finanziaria. Il trading ha un certo appeal fisiologicamente, ma si capisce in fretta che senza formazione si è destinati all’insuccesso».

Algoritmi e strumenti tecnologici

Il web e le piattaforme on line hanno accorciato le distanze tra investitori e mercati. La sfida è orientarsi con piena consapevolezza, per adottare strategie fondate sullo studio dei dati statistici e non sulla buona sorte: «Il rischio è alla base di ogni trader – sottolineano Salvatore Scarano e Fabio Michettoni, strategist Volcharts - Bisogna imparare a tenerlo sotto controllo. La tecnologia ha aiutato moltissimo rispetto al passato, grazie all’impiego degli algoritmi sulla finanza operativi. Saperli interpretare può condurre ad importanti risultati. Ma si tratta solo di un ausilio a cui affiancare le competenze. Il mercato è sempre padrone, esprime la sua tendenza. Per comprenderne l’andamento bisogna studiare e superare il vizio di base di coloro che sono attratti da questo mondo, ovvero cercare subito il risultato».