VIDEO | In alcuni istituti non si riesce nemmeno a predisporre il piano ferie: «In un anno 20 unità in pensione, non si parli di incremento di organico»
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«Per la Calabria è penalizzante e preoccupante. Non escludiamo anche ripercussioni». Così commenta il segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria, Salvatore Paradiso, la decisione del dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di assegnare solo 23 agenti per 11 istituti. Oggi si è concluso il corso per agenti di polizia penitenziaria: mille unità in tutta Italia da immettere nella case circondariali ma alla Calabria ne toccheranno solo una piccola parte.
Stato di agitazione
«Per quanto ci riguarda noi abbiamo iniziato uno stato di agitazione» ha dichiarato il sindacalista che assieme ad altre cinque sigle - Sinappe, Osapp, Fns Cisl, Uspp e Cgil - contestano i criteri di ripartizione delle unità lavorative dal momento che che lo stesso dipartimento ha certificato in Calabria una grave carenza di organico. «Se si pensa che i 23 nuovi ingressi andranno a coprire il turn over, questo ci preoccupa. Da giugno 2020 a giugno 2021 circa venti unità sono andate in pensione. Quindi non si può neppure parlare di incremento di organico».
Stress lavorativo
Al momento si tratta solo di una informativa, il provvedimento definitivo deve ancora essere ratificato ma non manca la preccupazione per lo stato di stress degli agenti: «Anziché poter espletare turni di sei ore, gli agenti sono sottoposti a turni di otto, nove ore. Significa dover rinunciare ai riposi e ai congedi e tutto ciò non fa che aumentare quelle situazioni di disagio e di stress all'interno degli istituti». Particolarmente complessa la gestione degli organici in alcuni penitenziari: «Noi comprendiamo poi il disagio dei lavoratori, ci sono alcuni istituti dove non si riesce a fare nemmeno un piano ferie».