L’iniziativa punta a raggruppare progetti per il rilancio economico e sociale della nostra regione. In palio 5mila euro
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Progetti per far ripartire la nostra regione sotto il profilo della sanità, trasporti, infrastrutture, agricoltura e turismo. Con questi obiettivi nasce Calabria “Next generation”. Si tratta di un concorso di idee nato da una proposta del sindaco di Gerocarne, e presidente del Gal “Terre Vibonesi”, Vitaliano Papillo, che punta alla realizzazione di un contributo programmatico al futuro governo regionale che vada ad incidere nei settori ritenuti nevralgici della regione, per riprogettarla e renderla a misura di cittadino, al passo con le altre regioni d’Italia e competitiva, a livello di servizi e produttività, nel contesto di un’economia sempre più europea e globale. I dettagli sono contenuti all’interno di una nota stampa.
Calabria Next generation
A giudizio dei promotori, infatti, parliamo di «un cambiamento necessario che deve assumere una dimensione epocale, anche in vista dell’intercettazione e dell’utilizzo dei fondi provenienti dal Recovery Found, ben 209 miliardi destinati al nostro Paese, che il governo nazionale, di concerto con quelli regionali, dovrà saper ben ripartire, intervenendo in base alle necessità ritenute prioritarie, tra le quali non può mancare il recupero del gap tra il sud, tra la Calabria, ed il resto d’Italia». Dev’essere, questo, un imperativo categorico per il governo, perché il Paese viaggia meglio solo se riduce ad una le due velocità a cui si muove attualmente. Al contempo rappresenta un treno che la prossima amministrazione regionale non può permettersi di perdere o sprecare.
Cinque ambiti
L’iniziativa è rivolta a chiunque, senza limiti di età, abbia esperienza educativa e/o lavorativa negli ambiti in cui viene richiesto l’apporto e, dunque, possieda le qualità idonee per elaborare e fornire la propria idea progettuale di riforma di uno o più (a seconda del proprio bagaglio formativo/occupazionale) dei 5 ambiti fondamentali per l’evoluzione funzionale della Calabria: sanità; trasporti (interni; da e per la Calabria); infrastrutture; agricoltura e turismo.
Si tratta di settori che, seppur strategici - si fa rilevare - presentano più o meno evidenti criticità, andando ad affrontare efficacemente e risolvere le quali si va a migliorare la qualità generale della vita, contemporaneamente alla vivibilità di una regione che, sulla carta, avrebbe tutti gli attributi per elevarsi a ben più alti livelli.
Nuove idee per la Calabria
Interventi mirati che – si evidenzia - vadano ad incidere sulla gestione della salute pubblica, oggi più che mai in evidente forte affanno e necessitante di una radicale rifondazione che, come avviene in altre regioni più virtuose, permetta alla sanità calabrese di fornire ai cittadini efficacemente e con qualità le prestazioni richieste nella provincia di appartenenza, senza dover per forza andare al di fuori di essa o, addirittura, fuori regione. Idee che integrino e migliorino la mobilità, settore cruciale, sia all’interno che da e per la regione, per agevolare lo spostamento di capitai umani e materiali ed esportare la Calabria nel mondo, non i calabresi,.
Progetti che puntino ad incrementare la funzionalità, tramite un incremento quanti/qualitativo delle infrastrutture e dei servizi pubblici, in grado di rispondere in maniera celere, efficace ed efficiente alle richieste di buona gestione che promanano dalla società civile.
Piani di lavoro che diano supporto all’economia e, quindi, al settore impiegatizio della regione, attraverso un rilancio delle due attività che rappresentano l’architrave su cui poggia tutta il sistema economico calabrese: il turismo, con le mille possibilità offerte da un territorio vasto e variegato; l’agricoltura, e tutto ciò che vi ruota attorno, come volano fondamentale ad uno sviluppo sostenibile e realizzabile.
Le idee devono avere il carattere di visionarietà, nel senso di determinare innovazione per uscire dal contesto attuale e crearne uno nuovo in grado di rivoluzionare in meglio l’assetto gestionale e funzionale dei settori individuati, con l’unico limite della concretezza, della validità e della fattibilità tecnica ed economica dei progetti elaborati.
Progetti concreti
Quindi – sottolineano i promotori - non si dovrà puntare a ciò che viene definito come “libro dei sogni” ma a qualcosa che sia utile, necessario e fattibile e che possa realmente condurre ad un’idea di Calabria 2.0, dinamica, intraprendente, operosa, al passo con i tempi ed in grado di dare ai propri cittadini le risposte alle domande che questi pongono ed alla richiesta di servizi concreti ed efficaci che avanzano.
La somma messa in palio come incentivo per le idee ritenute migliori a ricostruire la Calabria è di 5mila euro, simbolicamente mille euro per ogni ambito, che saranno recuperati attraverso il coinvolgimento di quanti credono nella bontà di questa iniziativa e nell’efficacia del risultato che da essa può scaturire.
La giuria
Le idee saranno valutate da un’apposita giuria che sarà composta da persone esperte e con mansioni manageriali in ciascuno degli ambiti presi come riferimento.