Una nota della commissaria Ferreira ribalta uno scenario impensabile fino a qualche giorno fa: le regioni potranno utilizzare o riprogrammare i Por 2014-2020
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Uno scenario che fino a qualche giorno fa sembrava impensabile si sta realizzando proprio in queste ore: con un tweet e una conferenza stampa, la commissaria alle politiche di coesione Elisa Ferreira ha reso noto che verrà aperto un fondo da 40 miliardi per aiutare imprese e famiglie a contrastare il caro energia e i costi spropositati delle bollette.
Una circostanza straordinaria, come precisato anche dalla commissaria, che registra un cambio di scenario improvviso e che può portare a dei veri e propri terremoti negli uffici che nelle varie regioni si occupano di programmazione europea. Una misura però necessaria, per sostenere aziende e commercianti in crisi e che rischiano distacchi per morosità e chiusure di attività storiche.
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La notizia è stata rilanciata nelle scorse ore su Twitter proprio dalla stessa commissaria, che ha annunciato la misura: «Le politiche di coesione - recita il tweet dell’account ufficiale della Commissaria Elisa Ferreira - è nuovamente la prima risposta nel concedere aiuto a cittadini e imprese per combattere la crisi energetica. Gli stati membri potranno utilizzare fino a 40 miliardi di euro dai fondi strutturali 2014-2020 per supportare piccole e medie imprese colpite dagli aumenti dell’energia, il consumo energetico di nuclei di famiglia vulnerabili e l’implementazione di nuovi schemi di lavoro a breve tempo».
Una notizia che è sembrata una rivoluzione di scenario, visto che solo qualche giorno fa, quando durante la European Region Week era stato chiesto se era all’orizzonte una misura simile, la Ferreira era stata categorica ed aveva escluso con vigore questa ipotesi. Oggi un nuovo pacchetto di misure, emerso dal Collegio dei Commissari Europei nella nuova proposta legislativa sull’energia e che prevede acquisti congiunti di gas e i nuovi parametri di riferimento dei prezzi, e il via libera ad una misura attesa e presentata in conferenza stampa questo pomeriggio.
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Resta adesso da capire in che modo le regioni e gli stati membri potranno utilizzare questa misura: la Calabria guarda da spettatrice interessata, essendo una delle regioni che deve ancora assorbire tantissima spesa dal programma 2014-2020. Nelle prossime settimane ci sarà un nuovo Comitato di Sorveglianza, ma dalle indiscrezioni finora emerse paiono permanere moltissime difficoltà con la spesa (nonostante le procedure siano state tutte impegnate).
È ovvio che una procedura di questo tipo potrebbe portare a rivedere tantissime misure, anche se resta da capire cosa cambierà adesso: è presto per capire quale tipologia di misura e fonte di finanziamento verrà utilizzata, di certo è che è necessario fare presto per evitare di tardare ancora degli interventi che potrebbero salvare la vita di tantissime imprese calabresi e italiane.