«Dopo una diminuzione di presenze nel mese di maggio dovute al maltempo, a luglio e  agosto sono salite in Calabria le presenze negli agriturismi con un aumento medio del 5% e in alcune zone  - afferma in una nota stamoa Adriana Tamburi presidente Regionale di Terranostra Calabria (associazione degli agriturismi aderenti alla Coldiretti) - l’aumento è a doppia cifra». «Oltre  il 40%  - continua - è costituito da turisti stranieri che prediligono un turismo esperienziale fatto di contatto diretto e emozioni uniche che gli agriturismi sono in grado di offrire».

«I nostri agriturismi- dichiara il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto - in questi anni si sono sempre di più qualificati sia per le strutture che per la professionalità. I corsi di agrichef che abbiamo organizzato – continua – hanno permesso di fare un autentico salto di qualità».

 

«Il pienone  - aggiunge Coldiretti - ci sarà il giorno di Ferragosto quando tre calabresi su quattro trascorreranno il "capodanno estivo" all’insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta. I turisti, acquistano sempre di più i prodotti del territorio e oltre a svuotare i punti vendita di Campagna Amica degli agriturismi prendono contatti con le aziende aderenti alla rete di Campagna Amica poiché voglio prodotti di nicchia e non industriali. In molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate”, che consentono di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna».

 

Agriturismi, “cattedre del cibo”

«I turisti stranieri ad esempio – riferisce Adriana Tamburi – ci chiedono di andare nei loro paesi ad illustrare la storia dei prodotti e tutto ciò che è a loro legato in termini di tradizioni, qualità organolettiche, distintività, insomma una sorta di “cattedre del cibo” da fare all’estero, una richiesta che dobbiamo tenere in grande considerazione nelle attività di promozione, poiché significa dare valore alla Calabria e alla sua agricoltura».

 

«I villeggianti, una volta sul posto domandano e ricercano la qualità, curiosità e unicità sia quella riguardante eventi culturali, spettacoli, visite nei musei e aree archeologiche e tutto ciò che caratterizza l’estate calabrese che cibo rigorosamente del territorio ed in questo la nostra regione con le sue 269 specialità agroalimentari censite, 17 prodotti tra Denominazione di origine protetta (Dop) e Indicazione geografica protetta (Igp) e svariate etichette di vini con costante qualità in ascesa, risulta molto attraente; vi è poi la sapienza e la costante innovazione di tanti agriturismi e ristoratori - conclude Coldiretti -  che sicuramente contribuisce a fare la differenza perché  mantengono inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la caratteristica più apprezzata».