VIDEO | Ecco il budget messo a disposizione nel Piano di sviluppo rurale a sostegno degli agricoltori colpiti dalla crisi economica generata dall’emergenza Covid-19
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Sono 4 i settori della filiera agroalimentare a cui la Regione Calabria ha destinato 21 milioni di euro: lattiero-caseario, florovivaistico, vitivinicolo, agrituristico. Una misura eccezionale inserita nel Psr, il Piano di sviluppo rurale 2014/2020, per dare sostegno a tutte quelle imprese colpite dalla crisi causata dal Covid-19: 15 milioni di euro a favore di agricoltori e sei milioni di euro per le Pmi.
«Una misura eccezionale - ha detto la presidente Santelli - anche perchè siamo la seconda Regione a portarla dopo il Veneto, con valori economici così elevati, la sesta per tempistica ad aver pubblicato il bando. Avremmo anche voluto dare di più, ma ci dobbiamo attenere a quelli che sono i regolamenti comunitari».
Il termine di presentazione per le domande è fissato al prossimo 10 ottobre e come ha tenuto a precisare l’assessore Gallo, si tratta di un bando semplificato e veloce per dare delle risposte immediate alle aziende.
«Bando semplificato e veloce»
«Si tratta di una misura straordinaria con una correzione del 2% del Psr - ha spiegato Gallo - fino all'utilizzo di 21 milioni di euro a favore degli imprenditori di quei comparti per i quali avevamo dichiarato lo stato di crisi». «Si tratta di bandi semplificati – ha aggiunto l’assessore - per compensare le perdite subite e garantire liquidità per favorire la continuazione dell'attività economica. Somme alle quali si accede semplicemente partecipando al bando già da domani e le prime erogazioni avverranno entro dicembre».
Il supporto dei Gal
Le risorse sono state individuate con l'aiuto dei Gruppi d'azione locali (Gal) Calabria che hanno dato la possibilità alla Regione di utilizzare 10 milioni di euro della loro dotazione. «Insieme abbiamo trovato i fondi - ha aggiunto Gallo - all'interno di un Psr il cui impegno di spesa, pari a oltre un miliardo di euro, è al 96,5% e la cui spesa effettiva fino ad ora anche a causa della burocrazia che stiamo provvedendo a semplificare, è al 57,5%»