Una task force di rappresentanti istituzionali che possa influire concretamente nelle decisioni che riguardano il presente e il futuro dell’aeroporto di Crotone. È quanto ha proposto di istituire il comitato cittadino, nato cinque anni fa in difesa dello scalo pitagorico, ai dodici sindaci che hanno partecipato all’incontro svoltosi nel pomeriggio di ieri nella sala consiliare del Comune di Crotone, dove erano rappresentate anche la Provincia di Cosenza e quella di Crotone.

Il bacino d’utenza c’è

La discussione aperta è partita da una constatazione di base: i due collegamenti (con Bergamo e Bologna) attualmente operati da Ryanair, unica compagnia che opera sullo scalo, non sono sufficienti a garantire il diritto alla mobilità né a sostenere il turismo. Tutti sono concordi che serve attrarre nuove compagnie e respingono la tesi di Sacal sulla carenza di utenti, che vanificherebbe gli incentivi che la società assicurerebbe ai vettori per volare su Crotone.

«Il bacino d’utenza c’è, è grande e – sostiene il sindaco di Crotone Vincenzo Voce - la presenza stasera del sindaco di Cariati e del vicesindaco di San Giovanni in Fiore ne è testimonianza, sono i voli quelli che mancano. Sacal deve gestire i tre aeroporti calabresi e deve garantire i voli in tutte e tre gli scali, compreso quello di Crotone».

«L’aeroporto di Crotone ha servito e serve tuttora, per ciò che è rimasto, tutta la zona che arriva fino a Corgiliano-Rossano e oltre – conferma il sindaco di Cariati, Filomena Greco – In passato, noi venivamo qui a prendere l’aereo e ora è diventato un’altra landa deserta in questo territorio ormai dimenticato da tutti. Sono convinta che bisogna fare rete tra noi sindaci e bisogna cambiare la strategia del “chiedere” a politica e istituzioni per poter dare risposte concrete ai nostri cittadini».

Manca l’impegno di Sacal

Sulla necessità di fare rete concorda anche il sindaco di Isola di Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, nel cui territorio comunale l’aeroporto ricade: «Da soli non andiamo da nessuna parte, dobbiamo creare le giuste sinergie tra di noi e non lasciare che dello scalo si occupi solo il comitato, che ringrazio».  Il primo cittadino non si ritiene soddisfatta della gestione di Sacal: «Non è abbastanza, ci aspettavamo un’intensificazione dei voli visto che siamo alle porte della stagione turistica e invece non è avvenuto».

Da sempre critico verso l’operato del gestore aeroportuale, il comitato cittadino: «La Sacal dice sempre tante cose, noi abbiamo chiesto sempre e solo una cosa, il piano industriale, e non ce l’ha dato. Rimangono solo parole e allo stato attuale non ha investito un euro per l’aeroporto di Crotone» si sfoga Giuseppe Martino.

Sindaci e comitato torneranno a riunirsi, per definire strategie comuni da mettere in campo - compresa l'istituzione di una task force - finalizzate a ottenere il vero rilancio dello scapo pitagorico.