VIDEO | La bozza del piano nazionale adesso in consultazione prevede un aumento di utenti del trasporto aereo negli scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. Ecco tutte le stime
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Tra un minino di 4 milioni e mezzo e un massimo di oltre 5 milioni e 200mila è il margine di aumento potenziale di passeggeri entro il 2035 previsto ad Enac nei tre scali calabresi. L'Ente nazionale della Aviazione Civile lo ha messo nero su bianco nella bozza di Piano nazionale degli Aeroporti.
In consultazione fino al prossimo 21 novembre, il documento prevede per lo scalo internazionale di Lamezia Terme un potenziale aumento dei passeggeri nella percentuale compresa tra il 29% e il 52,5%.In termini di cifre rispetto ai poco più di 1 milione e 700mila registrati nel 2021, il margine di crescita ritenuto possibile per l'aeroporto lametino, secondo Enac, sarà compreso tra un minimo di 3.843.093 passeggeri fino a un massimo di 4.540.724.
La bozza di Piano nazionale degli Aeroporti associa al Tito Minniti di Reggio Calabria un potenziale aumento dei passeggeri nella percentuale compresa tra il 15,6% e il 33,1%.In termini di cifre rispetto ai poco più di 147 mila registrati nel 2021, il margine di crescita ritenuto possibile per l’aeroporto dello Stretto, secondo Enac, sarà compreso tra un minimo di 422. 373 passeggeri fino a un massimo di 486.167.
Infine il quadro per l’aeroporto Sant’Anna di Crotone prevede un potenziale aumento dei passeggeri nella percentuale compresa tra il 28,9% e il 53,5%, il tasso più alto rispetto a quello degli altri due scali. In termini di cifre rispetto ai poco più di 95 mila registrati nel 2021, il margine di crescita ritenuto possibile per l'aeroporto dello Stretto, secondo Enac, sarà compreso tra un minimo di 218.833 passeggeri fino a un massimo di 260.082.
Il traffico passeggeri
«La rete aeroportuale della Calabria comprende i tre scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. I volumi di traffico passeggeri sono stati pari a 3.5 milioni nel 2019. Il principale scalo della Calabria è Lamezia Terme, sostenuto dalla presenza di vettori low-cost e tradizionali», si legge nella bozza del Pna redatta da Enac. Dei 3 milioni e mezzo ascrivibili alla rete territoriale calabrese (tra le tredici individuate nel Paese), quasi 3 milioni sono stati registrati a Lamezia Terme.
Da considerare che trattasi di un volume di traffico precedente alla pandemia e, dunque, per tutti gli scali superiore ad oggi. Nel 2019 il traffico passeggeri a Lamezia raggiungeva quasi i tre milioni a fronte di 1 milione e 700mila nel 2021 e dei poco più di due milioni quest’anno. Reggio superava i 365 mila a fronte dei 147 mila nel 2021 e dei 141 mila quest'anno mentre Crotone sfiorava i 170 mila a fronte dei 95 mila nel 2021 e dei 133 mila di quest’anno.
La rete nazionale e quelle territoriali
Non solo dati su traffico passeggeri e prospettive di crescita nel documento strategico elaborato da Enac. La fotografia degli aeroporti sul territorio italiano, con una proiezione di sviluppo che si spinge fino al 2035, rivela pure il ruolo degli scali. Lo stesso piano individua gli aeroporti considerati come nodi essenziali per l’architettura trasportistica, in base al volume di traffico (passeggeri e/o cargo), al livello di connettività e di accessibilità e al contributo alla rete nazionale, come previsto dal codice della Navigazione. Questi scali rientrano nel sistema aeroportuale di interesse nazionale.
Rilevanza nazionale e strategica
Tutti e tre gli aeroporti calabresi rientrano tra i 40 aeroporti di interesse nazionale unitamente a Torino Caselle, Genova Sestri, Cuneo Levaldigi, Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Venezia Tessera, Treviso, Trieste Ronchi dei Legionari, Verona Villafranca, Brescia Montichiari , Bologna Borgo Panigale, Parma, Rimini, Forlì, Firenze Peretola, Pisa, Ancona Falconara, Pescara, Perugia, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Napoli Capodichino, Salerno Pontecagnano, Bari, Brindisi, Taranto Grottaglie, Foggia, Catania, Comiso, Lampedusa, Palermo, Trapani Birgi, Pantelleria, Cagliari, Alghero e Olbia.
Tra i 14 scali di particolare rilevanza strategica, «quali nodi essenziali per l'esercizio delle competenze esclusive dello Stato», in Calabria figura solo quello di Lamezia Terme. Strategici sono anche Torino Caselle, Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Venezia Tessera, Bologna Borgo Panigale, Firenze Peretola, Roma Fiumicino, Napoli Capodichino, Bari, Catania, Palermo, Cagliari.
L’intermodalità ferroviaria
Il piano dedica attenzione all’aspetto dell’intermodalità ferroviaria che fa il paio con la strategia messa in campo dall’ex ministro Enrico Giovannini che nel giugno scorso aveva dato un importante impulso al potenziamento ferroviario con la previsione di nuovi collegamenti e investimenti sui sistemi aeroportuali, da completarsi entro il 2031. Nono sono previsti ad oggi investimenti per lo scalo di Crotone e Reggio Calabria.
A Reggio quel collegamento ferroviario incompiuto…
Forse perché il Tito Minniti risulta tra i sette aeroporti in Italia, con Roma Fiumicino, Trieste, Ancona, Catania, Palermo e Cagliari, già dotati di collegamenti ferroviari gestiti da Rfi.
Peccato che a Reggio Calabria questo collegamento non sia però diretto con l’aerostazione. Chi arriva necessita di altro mezzo per raggiungere lo scalo. Sarebbe, infatti, necessaria una navetta per raggiungere l’aeroporto dalla fermata del treno. Servizio che risulta però interrotto già da qualche anno e, al momento, senza alcuna ipotesi di riattivazione all’orizzonte.
L’intervento per l’asse treno/aereo a Lamezia Terme
In fase di progettazione è, invece, la realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario tra la stazione di Lamezia Terme Centrale e l’aeroporto, mediante un nuovo tratto di linea per i treni provenienti da Reggio Calabria ed un altro ramo ferroviario dalla stazione di Lamezia Terme per i treni provenienti da Catanzaro e da Paola. Il progetto prevede anche la realizzazione di una stazione di testa presso l'aeroporto, in base al nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale.
La rete ferroviaria e aeroportuale
Resta strategica la rete ferroviaria nazionale, regionale e locale, proprio perché dal punto di vista dell'alta velocità, nello scenario di riferimento del piano fino al 2035, con la progettualità spedita del Pnrr risulterebbero collegati alla rete Alta Velocità solo gli scali di Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio.
Sul fronte della rete ferroviaria regionale e locale sono previste implementazioni per gli scali di Bolzano, Verona, Brescia, Perugia, Pescara, Brindisi, Olbia e, come sottolineato prima, anche per Lamezia Terme.
A questi, si aggiungono i collegamenti già esistenti gestiti da Rfi di Roma Fiumicino, Trieste, Ancona, Catania, Palermo e Cagliari, Reggio Calabria, quest’ultimo non diretto.