Tappa dei sindacati in riva allo Ionio in vista dello sciopero generale dell’1 dicembre. Biondo: «L’autonomia differenziata permette per legge che al Sud si viva peggio». Sposato: «Il governatore faccia presto». Guido: «Nuovo ospedale, statale 106, Baker Hughes: abbiamo la possibilità di agganciarci al treno dello sviluppo»
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“Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratori, pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria ed urgente”. Con questo spirito che anima Cgil e Uil a partecipare allo sciopero generale dell’1 dicembre e ad invitare i lavoratori delle regioni del Sud a incrociare le braccia per otto ore, sindacalisti e iscritti si sono ritrovati a Corigliano Rossano. Al tavolo, tra gli altri, i segretari regionali di Cgil e Uil, Angelo Sposato e Santo Biondo ed il segretario comprensoriale Cgil Sibaritide-Pollino Tirreno, Giuseppe Guido.
Sposato: «Inserire la vertenza Sibaritide nella vertenza Calabria»
«Quello della Sibaritide – ha spiegato Sposato – è un territorio che ha grandi potenzialità ma è completamente isolato dal contesto regionale e nazionale, anche in tema di investimenti. Con la “vertenza Calabria” abbiamo sottolineato la necessità di investire sulla statale 106, sull’elettrificazione della ferrovia ionica, quali conditio sine qua non per togliere dall’isolamento la Sibaritide, polo molto importante anche per l’economia calabrese».
«Ci sono dei ritardi, stiamo spingendo perché vengano colmati. I quindici anni preventivati per la statale 106 sono troppi. Abbiamo invitato il presidente Occhiuto – sottolinea il segretario regionale della Cgil – affinché sottolinei al governo la necessità di fare presto. Abbiamo chiesto anche di rilanciare le economie che si possono sviluppare in questo territorio, ovvero l’agricoltura, il turismo, per poi iniziare a ragionare su quello che può essere un piano di industria sostenibile. Questo territorio vanta tutte le vocazioni per realizzare investimenti rispettosi dell’ambiente».
«C’è poi il nodo della centrale Enel ed il progetto da 15 milioni di euro (per la produzione di idrogeno, ndr) già previsti nel Pnrr, depauperato per volontà del governo. Serve un colpo di reni della classe dirigente che deve riportare la vertenza Sibaritide all’interno della vertenza Calabria», ha concluso Sposato.
Biondo: «Autonomia differenziata autorizza per legge a distinguere chi vive al Sud»
«In questa legge di bilancio – ha aggiunto Santo Biondo, da poche settimane componente della segreteria nazionale della Uil – il Mezzogiorno non è assente ma silenziosamente presente sottotraccia. Il governo sta portando avanti un progetto di autonomia differenziata non avendo le risorse e fa piacere che il presidente Occhiuto se ne sia reso conto dopo un anno. Il governo vuole portare avanti questo progetto massacrando i territori del Mezzogiorno e della Calabria sul piano dei livelli essenziali delle prestazioni».
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«Si paventa il blocco delle risorse europee e ciò si traduce in minor investimenti per il Mezzogiorno, meno risorse per la sanità, l’istruzione, le politiche sociale della Calabria e soprattutto delle aree più interne della nostra regione. Per questo invitiamo con forza a partecipare alla manifestazione del 1 dicembre: v’è necessità di scendere in piazza contro una legge di bilancio che non soddisfa – ha sottolineato il segretario regionale della Uil – contro questa idea di Paese che vuole sviluppare il Governo Meloni; è un progetto che soffoca le possibilità di ripartenza del territorio».
Al ministro Salvini che in questi giorni è stato in Calabria, Biondo avrebbe «voluto chiedere qual è il suo progetto di sviluppo del Mezzogiorno sulla base di autonomia differenziata, portata avanti dal suo partito, dal governo e su cui lo stesso Salvini non dice nulla, per poi vendere fumo con i ponti. Se questo progetto andrà avanti si permetterà per legge – ha concluso Biondo – che al Sud si viva in condizioni diverse rispetto alle altre aree del Paese».
Guido: «I silenzi di Occhiuto gridano vendetta»
“Vertenza Italia”, per il segretario comprensoriale della Cgil Sibaritide-Pollino-Tirreno, si traduce in una manovra economica «sbagliata», in un «governo che non investe nel Mezzogiorno, nelle pensioni» ed una Calabria che ha bisogno a sua volta di aprire la sua vertenza.
«Su alcuni argomenti il silenzio assordante del governatore Occhiuto grida vendetta – ha tuonato Guido – nel mentre l’Enel, e quindi il governo, decide di non produrre più idrogeno in Calabria. A Corigliano Rossano avevamo costruito un percorso in cui nel sito dell’ex centrale termoelettrica saremmo andati incontro alla transizione energetica. C’è una vertenza Sibaritide: statale 106, ospedale della Sibaritide, e ora l’investimento di Baker Hughes; abbiamo la possibilità di agganciarci al treno dello sviluppo ma dobbiamo smetterla di fare i tifosi del “no” e del “sì”. Servono valutazioni nel merito e questo farà il sindacato – ha chiuso Guido – iniziando col dire “adesso basta” contro una manovra economica penalizzante».