In una delle sue consuete dirette social, il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha annunciato di una sua call con i dirigenti del colosso Amazon, la multinazionale statunitense di commercio elettronico. Occhiuto ha presentato l’incontro come una grande opportunità per le imprese calabresi «Siamo al lavoro - ha detto - per un progetto di supporto alle nostre imprese. È stata un'occasione utile per illustrare a questa grande multinazionale tutte le opportunità che questa regione offre».

Ma siamo sicuri che Amazon sia all’oscuro delle potenzialità della Calabria? Andando a spulciare gli archivi si trova infatti una convenzione che la Regione Calabria ha siglato con gli statunitensi ben sei anni fa. Allora furono l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Carmen Barbalace, insieme al consigliere regionale Antonio Scalzo e alla deputata Enza Bruno Bossio a incontrare i vertici della multinazionale. Dall’incontro ne scaturì un accordo che si è concretizzato in una vetrina digitale per la Calabria. All’interno della sezione “Made in Italy” del colosso statunitense, c’è una sezione dedicata alla nostra regione. Qui, dove fra l’altro campeggia la dicitura “in collaborazione con la Regione Calabria”, è possibile acquistare i nostri prodotti enogastronomici, divisi per categorie.

Abbiamo quindi tre differenti sezioni. La prima è “Peperoncino” dove è possibile acquistare trecce della famosa spezia, marmellate, olio aromatizzato e tante altre declinazioni di questo magnifico prodotto. Ancora più ricca è la sezione dedicata ai “Salumi” che è un tripudio di gusto dalla ‘nduja alla schiacciata, dal prosciutto di suino nero alla salsiccia stagionata, dal capocollo allo scaldanduja in terracotta. Infine c’è un’ultima sezione “Casa e cucina” decisamente più povera dove sono in offerta diversi prodotti artigianali, soprattutto in legno realizzati da piccole aziende artigiane calabresi. Non sappiamo che risultati abbia portato questo accordo visto che nessuno ne ha mai comunicato i risultati.

Tornando all’oggi però bisogna capire fino in fondo quali siano i termini del nuovo accordo che Occhiuto ha stretto con Amazon. Se il presidente sapeva di questo rapporto siglato ai tempi di Mario Oliverio e quindi, ne seguirà la traccia, cercando magari di implementare la linea di servizi oppure ha in mente qualcosa d’altro. Magari la possibilità che Amazon apra una piattaforma logistica in Calabria creando nuovi posti di lavoro o qualcosa del genere. Solo in questo caso si potrebbe parlare di una reale novità e scacciare il sospetto, mosso da Oliverio a proposito del costo dei biglietti ferroviari, che ci sia uno scollamento fra il presidente e gli uffici regionali.