È stato presentato anche a Cosenza il protocollo sottoscritto a livello nazionale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo. L'accordo mette a disposizione 1,5 miliardi di euro per le imprese calabresi, nell'ambito di un più ampio plafond nazionale di 150 miliardi di euro, per promuovere l'evoluzione del sistema produttivo su tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il Pnrr.

I termini dell'accordo

I dettagli dell'accordo sono stati illustrati nella sede degli industriali cosentini. Dopo i saluti del sindaco del capoluogo, Franz Caruso, del presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli, e del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, nel corso dell'incontro sono intervenuti tra gli altri Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, che ha illustrato gli assi strategici dell'accordo, Natale Mazzuca, vice Presidente di Confindustria per l'Economia del Mare, e Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria.

Iniezione di liquidità

«Due anni di pandemia - ha detto Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco - hanno messo a dura prova le nostre imprese, affermandone al tempo stesso la resilienza. Oggi stanno attraversando una nuova fase critica legata ai rincari delle materie prime e all'aumento esponenziale dei prezzi energetici, accentuati dalla drammatica crisi russo-ucraina. In questo quadro, nel quale occorre fornire alle imprese anche la liquidità necessaria per affrontare le tensioni finanziarie legate allo shock energetico, la partnership con Intesa Sanpaolo rappresenta un eccezionale volano per accompagnare il sistema produttivo verso l'uscita dalla crisi e cogliere appieno l'opportunità del Pnrr».

Valorizzare le potenzialità del Sud 

L'accordo prevede iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità. «Le imprese del Mezzogiorno - ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo - hanno mostrato un'elevata capacità di reazione durante i periodi più duri della pandemia e oggi si trovano a dover affrontare la svolta verso la transizione ambientale e digitale che noi sosteniamo finanziando investimenti orientati ai criteri Esg e ai principi dell'economia circolare. È necessario - ha aggiunto - valorizzare ulteriormente le potenzialità del Sud Italia che rappresenta l'ottava area europea nel comparto manifatturiero e ospita un quarto delle filiere del Paese».

Valide soluzioni finanziarie

«Il nuovo Accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria - ha sottolineato Natale Mazzuca, vicepresidente di Confindustria per l'Economia del Mare - rappresenta un passo nella giusta direzione di dotare le imprese di strumenti e soluzioni finanziarie per rafforzarne la competitività e per aiutarle a crescere in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Il rilancio del sistema produttivo ha bisogno di azioni come questa, in grado di rispondere alle reali esigenze delle imprese, in una logica di superamento delle misure straordinarie adottate nel recente passato».