È decisamente positivo il giudizio dei sindacati sul futuro dei 1200 lavoratori Abramo senza stipendio e prospettive. Dopo il tavolo romano la Uil Calabria esprime un deciso ottimismo.

«Assolutamente sì – afferma al nostro Network LaC Maria Elena Senese, segretario regionale  – noi siamo molto soddisfatti. Ieri è stata una riunione fiume con il ministero e ha la presenza anche del vice capo di gabinetto della presidenza del Consiglio. C'era FiberCop che gestisce 100 lavoratori della commessa di Abramo. È una riunione che sicuramente ha avuto risvolti molto positivi».

Cartella sanitaria elettronica

Non solo, ma con un insperato colpo di schiena, le difficoltà diventano una risorsa addirittura nazionale. «C'è un processo di riqualificazione del personale, volto alla dematerializzazione delle cartelle cliniche. È sicuramente un progetto ma anche una proposta innovativa che arriva dalla Regione Calabria, perché per la prima volta in tutta Italia si inserirebbe nel fascicolo sanitario elettronico la cartella clinica», aggiunge.

Stringono i tempi verso la soluzione definitiva della vertenza Abramo. Per i 1200 lavoratori si aprono scenari occupazionali dignitosi anche a livello nazionale.

Piano A e piano B

Per accedere ai benefici, due le strade percorribili. «Pensiamo ad un licenziamento collettivo, qualora i commissari straordinari fossero d'accordo con queste modalità – specifica la Senese -. Oppure diversamente, la Regione Calabria ha messo in campo un'altra possibilità legata ad un bando regionale per la riallocazione del personale, quindi garantendo sempre alle imprese un incentivo per la riallocazione. Noi speriamo che il 27 novembre si sia espletata tutta la procedura legata alla manifestazione di interesse».

Speranza emulazione

Una fattiva comunione d'intenti che apre speranze anche per le altre vertenze. «Una pagina inedita per la regione Calabria – conclude la Senese –,  il risvolto positivo della vertenza è racchiuso nella fattiva collaborazione tra le confederazioni ed il governatore».