Dopo oltre un mese di mobilitazione gli agricoltori vibonesi annunciano lo smantellamento del presidio allo svincolo autostradale di Sant’Onofrio-Vibo Valentia. Ma la protesta non si arresta e, nei giorni in cui il movimento transnazionale del mondo agricolo europeo si appresta a raggiungere Bruxelles, nella provincia vibonese va assumendo forme diverse. È infatti intenzione dei manifestanti promuovere nuove occasioni di confronto e dibattito, con la richiesta di incontri «per coinvolgere tutte le categorie sociali» e «tenere alta l’attenzione rispetto ai problemi del mondo agricolo».

Così come avvenuto ieri, domenica 25 febbraio, in occasione della visita del segretario nazionale del Partito democratico, Elly Schlein, a Vibo Valentia. Alla leader democratica gli agricoltori vibonesi hanno consegnato un documento con le ragioni della protesta e un modellino in scala di un trattore rosso, simbolo della mobilitazione del settore. La delegazione, composta dagli imprenditori agricoli Giovanni Chiarella, Giuseppe Maiolo e Vincenzo Griffo, ha chiesto alla Schlein di «supportare nell’immediato tavoli di confronto istituzionali in merito alle rivendicazioni avanzate». Su tutte la «tutela del Made in Italy, la diminuzione dei costi di produzione, la tutela del territorio e il contenimento della fauna selvatica che sta compromettendo le produzioni locali».

Nel documento prende forma anche lo spirito che ha fatto uscire i trattori vibonesi delle aziende agricole. «Una mobilitazione comune e civile iniziata il 22 gennaio - ricordano -, che ha come protagonisti contadini e allevatori riuniti in una protesta che sembrava di difficile realizzazione. Ma la determinazione e il sacrificio di ormai un mese di lotta - hanno scritto - ha fatto maturare in noi consapevolezza e idee, nonché l’intenzione di tentare l’impossibile per avanzare una serie di proposte alle rappresentanze politiche e istituzionali».

Il giorno prima, sabato 24 febbraio, gli agricoltori avevano mostrato il loro volto solidale raggiungendo il reparto di pediatria dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia con trattori carichi di giochi, gadget e vasetti di miele bio per i piccoli pazienti. Un gesto che non è passato inosservato suscitando la gratitudine del personale ospedaliero e delle famiglie dei bambini ricoverati. Dai manifestanti, invece, nei giorni delle polemiche per i manganelli della polizia contro gli studenti a Pisa, il ringraziamento alle forze dell’ordine vibonesi per l’opera di controllo e gestione di una mobilitazione condotta da ambo le parti con senso di responsabilità e senza eccessivi disagi alla cittadinanza.