Il sistema è semplice e però efficiente. Attraverso l’app Bringh the Food messa a punto da Shair.Tech, innovativa start up a vocazione sociale operante sul territorio nazionale, vengono segnalate le eccedenze alimentari riscontrate da una variegata platea di soggetti economici operanti nel settore dei pubblici esercizi e della piccola e grande distribuzione. Gli operatori del terzo settore possono così organizzarne il ritiro e la successiva ripartizione a beneficio delle famiglie in condizioni di disagio e povertà.

Meccanismo collaudato

Già testato con successo in diverse regioni italiane, oltre che in alcune zone della Moldavia, della Romania e dell’Austria il meccanismo è riuscito a veicolare nell’ultimo anno oltre 16mila tonnellate di prodotti, tutte consegnate a persone in stato di necessità. Ora il sistema sarà applicato anche nel cosentino grazie ad una intesa sottoscritta tra l’azienda tecnologica, il Banco alimentare della Calabria ed il Credito Cooperativo Mediocrati, che ha nel suo dna la propensione a sostenere progetti solidali e di cooperazione con ricadute benefiche per la comunità. La prima fase sperimentale dell’iniziativa coinvolgerà i territori in cui la banca è presente con la sua rete sportellare, con la prospettiva di allargare entro i prossimi dodici mesi, sia le attività, sia le aree geografiche di intervento.

Iniziativa partecipata

L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa nella sala De Cardona del centro direzionale della Bcc Mediocrati a Rende con la partecipazione del presidente del Credito Cooperativo Mediocrati, Nicola Paldino; del direttore generale del Banco Alimentare della Calabria, Gianni Romeo; dell’amministratrice con delega ai temi ESG del Credito Cooperativo Mediocrati, Annarita Trotta; del fondatore di Shair.Tech, Michele Bof; del professore di Management delle imprese sociali dell’Università Bocconi, Giorgio Fiorentini, quest’ultimo collegato da remoto. «La comunità non è solo un concetto geografico - ha detto tra l’altro Nicola Paldino - ma coinvolge le persone e si fa carico anche dei problemi e delle difficoltà. Con l’avvio di questo progetto, a cui stiamo lavorando dall’inizio dell’anno, diamo ancora una volta concretezza al significato di Banca di Comunità».