Nella città portuale una tappa in vista del forum “Verso il Sud” che si terrà a Sorrento il 19 e 20 maggio. Il manager De Molli: «Grazie al Pnrr il Pil della Calabria potrebbe arrivare a +11,5% nel 2032»
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Parte da Gioia Tauro il roadshow territoriale di The European House - Ambrosetti che porterà alla seconda edizione del Forum "Verso Sud" in agenda il 19 e 20 maggio 2023 a Sorrento.
La tappa calabrese è la prima «di una serie di appuntamenti - è stato spiegato - finalizzati ad organizzare dei tavoli di lavoro strategici per coinvolgere attivamente i territori e i relativi interlocutori, in modo da raccogliere e sviluppare proposte e soluzioni per proseguire il percorso programmatico avviato con il Libro Bianco che racconterà un nuovo Sud Italia».
«Nel corso dell'incontro è stata delineata una fotografia dello sviluppo socio-economico della Calabria - si legge in una nota -, evidenziandone punti di forza e fragilità, in modo da definire la direzione da prendere per la crescita della regione a partire dal ruolo strategico del porto di Gioia Tauro, come leva di sviluppo non solo della regione ma dell'intero Paese e che potrà offrire anche nuove opportunità al settore energetico nazionale. Nel Mediterraneo, il Sud Italia costituisce il settimo sistema portuale per traffico merci e, in questo contesto, il porto di Gioia Tauro è oggi punto di riferimento nel transhipment in Italia e nel Mediterraneo, diventando in questi anni il primo porto italiano, sesto nel Mediterraneo Allargato e ottavo porto in Europa. Il 40% della merce sbarcata in Italia da Paesi extra Ue passa per questa infrastruttura che presenta caratteristiche competitive uniche. Gli investimenti infrastrutturali lo hanno reso già primo in Italia per indice di connettività nel 2022 grazie ad una crescita del +101% rispetto al 2006 superando anche il porto di Genova nel 2020».
«Questo risultato è stato possibile - secondo quanto emerso - anche attraverso un costante processo di efficientamento dei collegamenti ferroviari, grazie ad esempio alla realizzazione del primo 'fast corridor' del Mezzogiorno, nuovo collegamento tra Gioia Tauro e l'interporto di Bologna, e all'accordo per la creazione di un nuovo hub ferroviario a Gioia Tauro tra la regione Calabria e Rete Ferroviaria Italiana».
Occhiuto: «La mia sfida è quella di sviluppare sempre più il porto di Gioia Tauro»
«Il porto di Gioia Tauro - ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto - è una infrastruttura che ogni anno movimenta 3milioni e 600mila container, numeri eccezionali, ma che, al momento, non produce ricchezza per la regione. La mia sfida è quella di sviluppare sempre più questa grande opera, attraendo nuovi investitori, per sviluppare il retroporto con attività che possano creare lavoro e crescita per la Calabria. Un progetto chiave, che ha incontrato negli ultimi giorni anche il sostegno del premier Giorgia Meloni - ha aggiunto - è quello del rigassificatore. Dobbiamo agire in modo strutturale per garantire al nostro Paese un'indipendenza energetica divenuta non più rinviabile anche in relazione ai recenti stravolgimenti geopolitici. Il rigassificatore andrebbe in questa direzione e ci permetterebbe, allo stesso tempo, di attivare una piastra del freddo e di costruire nella zona del retroporto un grande distretto agroindustriale per potrebbe congelare prodotti per buona parte d'Europa».
De Molli: «Il Pil della Calabria potrebbe arrivare a +11,5% nel 2032»
«L'ambizione di Verso Sud - ha detto Valerio De Molli, Managing partner e Ceo, The European House - Ambrosetti - è quella di cambiare il paradigma di sviluppo strategico del Sud: non una macro-area in conflitto con il Nord e 'fanalino di coda' d'Europa, ma baricentro delle strategie di crescita, competitività e di cooperazione del Mediterraneo. Oggi siamo in Calabria, una regione che presenta alcuni punti di debolezza ma anche diverse potenzialità. Durante questo primo tavolo di lavoro tematico abbiamo presentato un modello per valutare gli impatti strutturali del Pnrr sulla crescita della Calabria e da questo risulterebbe che circa 12/13 miliardi di euro contenuti nel Piano avranno impatti strutturali sul Pil della Calabria. Secondo le nostre stime, l'impatto strutturale del Pnrr potrà abilitare un aumento duraturo del tasso di crescita medio del Pil della Calabria, con il differenziale di Pil che potrebbe arrivare al +11,5% nel 2032».