La filiera della solidarietà passa anche dal carcere di Cosenza dove i 22 detenuti iscritti ai corsi dell'Istituto Alberghiero Todaro-Cosentino, diretto da Tina Nicoletti, sono stati coinvolti in una iniziativa di preparazione di pasti da distribuire alle famiglie disagiate dell'area urbana, in sinergia con il Comune di Rende e la Terra di Piero.

Messaggio di speranza

Il progetto, denominato CuciniAmo, a cura dei docenti Marigliano e Caloprese, promosso insieme alla direttrice dell'istituto di pena Maria Luisa Mendicino, si protrarrà per l'intera settimana. Le derrate alimentari sono state messe a disposizione dall’amministrazione comunale del Campagnano. «Insieme all’assessore ai servizi sociali Annamaria Artese, ci stiamo muovendo sul fronte dell’assistenza in più direzioni – spiega il sindaco Marcello Manna – Al di là dell’importanza di poter offrire un sostegno concreto ai nuclei familiari travolti dall’emergenza coronavirus, questo è anche un modo per lanciare un messaggio di speranza agli stessi detenuti, facendoli sentire parte attiva della nostra società».

Un atto di civiltà

«Nei giorni scorsi abbiamo portato 250 pacchi di derrate alimentari destinate ai detenuti, adesso una parte di loro ci dà una mano preparando da mangiare per le persone bisognose» dice Sergio Crocco. La sua associazione, La Terra di Piero, è in prima linea al fianco di chi è in difficoltà fin dai primi giorni dell’emergenza. «È un atto di civiltà – aggiunge – nel quale si concretizza questo scambio carico di dignità tra le sofferenza di chi si trova dietro le sbarre e di chi non sa come mettere insieme il pranzo con la cena».

Anche corsi on line

L’istituto Todaro-Cosentino sta approntando anche per i propri iscritti all’interno del carcere i corsi on line per proseguire l’attività didattica. Ai nostro microfoni la dirigente Tina Nicoletti.