Le sue ricerche consentirono di portare alla luce l’Insediamento rupestre degli Sbariati. Il sindaco Galati: «Fu il primo studioso a comprendere l’importanza del sito»
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Il nome dell’archeologo Achille Solano si lega indissolubilmente alla storia di Zungri . Il Comune, rappresentato dal sindaco Franco Galati, ha conferito la cittadinanza onoraria alla memoria del professore originario di Nicotera, come segno di gratitudine per il grande contributo dato allo studio ed alla conoscenza del patrimonio storico-archeologico del territorio di Zungri.
Solano cittadino onorario di Zungri
La cerimonia si è tenuta nella Sala consiliare nei giorni scorsi: «È stato un evento molto sentito e partecipato – ha commentato il primo cittadino – abbiamo ospitato studiosi, associazioni, il professor Maurizio Paoletti, docente ordinario di Archeologia classica all’Unical, la senatrice e archeologa Margherita Corrado e ovviamente la famiglia del professor Solano». Presente anche l’amministrazione di Nicotera rappresentata da un assessore.
Solano e gli studi all’Insediamento rupestre
L’attenzione che la cittadina del Poro ha voluto riservare all’archeologo ha radici profonde: «Solano – ha rimarcato il sindaco Galati – è stato il primo degli studiosi ad aver compreso l’importanza storico-archeologica dell’Insediamento rupestre degli Sbariati». Da quell’intuizione, partì tutto. Ed e proprio grazie alla sua figura che oggi le Grotte sono conosciute ben oltre in confini regionali: «I primi studi – ha inteso rimarcare il primo cittadino- risalgono al 1983. Da quel momento abbiamo fatto di tutto per portare alla luce l’insediamento, valorizzarlo e promuoverlo».
Per questo la cittadinanza onoraria «non è che un segno di ver riconoscenza alla figura umana e professionale del professor Solano». Il Comune, nell’ambito della cerimonia, ha consegnato alla famiglia una pergamena artistica recante le motivazioni del riconoscimento concesso. E non solo. L’amministrazione targata Galati ha voluto omaggiare il ricordo dell’archeologo commissionando un quadro. L’opera è stata realizzata dall’artista di Zungri, Luigi Di Mari.
L’opera di Di Mari e la poesia in vernacolo di Pietropaolo
Con il dipinto, l’artista ha voluto collegare il professor Solano a quei luoghi tanto amati. Dell’insediamento rupestre, l’archeologo conoscenza ogni grotta, anfratto e viottolo: «Per questo – ha spiegato Di Mari - ho voluto creare una icona con le grotte sullo sfondo. Mi è sembrato il giusto merito a chi le ha fatte conoscere al mondo». Lo sguardo fiero, sognante, di uno studioso d’altri tempi capace di vedere “lontano”.
L’origine delle grotte è ancora avvolta nel mistero ma l’archeologo Solano comprese subito il peso di quella straordinaria scoperta: «La parte più significativa di questo percorso – ha aggiunto poi Di Mari – è stata la consegna dell’opera alla famiglia. Erano emozionati, commossi. È stato un momento davvero speciale per Zungri». Margherita Pietropaolo, cantante lirica e compositrice per l'occasione ha composto una poesia in vernacolo dedicata alle Grotte e al professor Solano. È stata tradotta in un pannello che verrà affisso all'ingresso del museo.