VIDEO | La Provincia di Cosenza ha ascoltato le richieste della scuola e dei sindaci del comprensorio. L’istituto rappresenta un elemento indispensabile per la salvaguardia dell’identità collettiva
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Il ridimensionamento scolastico voluto dal governo che in tutta la regione ha suscitato polemiche e malcontento, per il Polo scolastico di Lungro si è trasformato in una festa di comunità. Dopo le proteste culminate con nella giornata del 25 settembre, che ha visto la partecipazione larga dei sindaci e di tutte le comunità del Pollino, la Provincia di Cosenza ha accolto le richieste del dirigente Maletta e dei sindaci dei paesi afferenti al polo. Impossibile non ascoltare la loro voce e i margini di azione c’erano tutti per evitare quello che sarebbe stato un vero disastro per tutto il comprensorio.
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Scuola e identità collettiva
La perdita dell’autonomia avrebbe significato una difficoltà di gestione importante, determinando la dispersione dell’identità che il Polo difende con le numerose azioni didattiche messe in campo. Valentina Pastena, Presidente del Consiglio comunale con delega alla pubblica amministrazione, sottolinea la necessità di aver chiesto ad alta voce che i criteri di eccezionalità fossero applicati nel caso del Polo di Lungro. La scuola, per le comunità arbëreshe, non è un fattore secondario per la salvaguardia dell’identità collettiva. È un monito all’intera regione e forse anche all’intero Paese.