Una scoperta preventivata ma che ha destato immediatamente stupore negli addetti ai lavori. Durante alcuni interventi di manutenzione e pulitura ordinaria alla Villa Romana di Casignana, nello specifico in prossimità del corridoio che ospita il famoso mosaico del Trionfo indiano di Dioniso, sono stati rinvenuti dei nuovi e particolari mosaici policromi.

«Sapevamo di trovare brani di mosaici ma non pensavamo di trovare un mosaico di questa qualità» spiega Alfredo Ruga, funzionario archeologo Sabap per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, che poi continua: «Un mosaico che ha una parte di motivi come quello (già presente nella Villa) delle quattro stagioni, ma ha anche dei motivi geometrici che non erano attestati tra le altre decorazioni note della Villa di Casignana. La particolarità è poi rappresentata sopratutto dalla vivezza dei colori: ci sono tessere di marmo ma anche in scisto, in pietra verde e in terra cotta sia arancione che marrone».

La Villa Romana di Casignana rappresenta il più grande complesso di mosaici di età romana dell'Italia meridionale, e solo la minima parte dei tesori che custodisce è finora emersa. 

Il sito è inoltre al centro di un progetto legato ad un imminente finanziamento di 500 mila euro volto alla valorizzazione della Villa: si andrà a liberare l’area da manufatti impropri; verrà realizzato un impianto elettrico e di illuminazione esterno al fine di poter ospitare eventi culturali e artistici; verranno razionalizzati i percorsi degli accessi principali e secondari e realizzate le opportune recinzioni, oltre all’istallazione della necessaria cartellonistica.

I continui lavori di ricerca sul sito sveleranno inevitabilmente altri capolavori, ma bisognerà fare i conti anche con importanti problematiche logistiche alle quali bisognerà trovare una soluzione. La Villa Romana è infatti letteralmente tagliata in due dall’asfalto della strada statale 106.

«Sulla 106 sono in corso dei lavori da parte dell’Enel per un cavidotto quindi ci saranno degli archeologi che seguiranno questi lavori e sicuramente avremo già delle sorprese perché i muri sono a ridosso dell’asfalto - ha precisato Alfredo Ruga - troveremo quindi anche la prosecuzione di questo mosaico appena rinvenuto».