Portare alla luce ciò che ancora non è stato scoperto e organizzare al meglio il grande patrimonio culturale già disponibile e che fa della Villa Romana di Casignana, nel cuore della Locride, uno dei siti archeologici di epoca romana più importanti in Italia. Nasce con questo obiettivo il progetto che vede la collaborazione tra il Comune di Casignana e l’Università "La Sapienza" di Roma con lo sguardo attento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.  

«Più di due terzi della parte costruita della Villa deve essere scavata, deve essere indagata - ha evidenziato Alfredo Ruga, funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia - in più c’è la parte del territorio che dipende da questa Villa e quindi tutto ciò che si trova nei chilometri che si sviluppano attorno alla Villa e soprattutto ciò che si può trovare in mare, quindi l’approdo o eventuali magazzini. Una Villa di questa portata, infatti, in virtù delle decorazioni che sono state scavate in questi anni non poteva che essere anche un centro di commercio dei prodotti dell’entroterra». 

A prendere parte al tavolo tecnico riunitosi a pochi metri dallo spettacolare mosaico del Trionfo indiano di Dioniso, da poco restaurato, il vicesindaco di Casignana Franco Crinò; il funzionario archeologo Alfredo Ruga; il professore ordinario in Scienza Politica dell’Università Sapienza di Roma, Gianluca Passarelli; l’avvocatessa Agata Mazzitelli, delegata alla Cultura per il Comune di Casignana e il capogruppo Rocco Micò.

«C’è un impegno molto deciso da parte della Sapienza Università di Roma - ha spiegato Gianluca Passarelli, professore ordinario in Scienza Politica all’ateneo romano - verranno qui diversi ricercatori, diversi studenti che alloggeranno nello splendido borgo di Casignana e faranno, per circa sei mesi, un lavoro di monitoraggio, di documentazione, di archivio e di rilievo che sarà poi spendibile in termini di diffusione online e cartacea; tutto quindi computerizzato, mettendo in campo le grandissime risorse e competenze che ha La Sapienza in campo archeologico a livello mondiale».  

Il progetto, che l’università romana ha intenzione di consegnare al Comune di Casignana entro la primavera del 2024, dovrebbe poi essere ultimato entro gennaio 2025. 

«Quella che verrà effettuata - ha commentato il vicesindaco di Casignana, Franco Crinò - è una ricerca storica molto ampia e su più step, che andrà al di là delle mura e dei mosaici, che hanno una bellezza mozzafiato, cercando di ricostruire anche usi e costumi dell’epoca. Andrà ad essere realizzata la ricostruzione virtuale dell’intero sito archeologico e una ricerca sui ruderi che sono già visitabili». 

Una sinergia con il mondo accademico che non si ferma alla collaborazione con La Sapienza come ha sottolineato Crinò: «Questo è un progetto che deve intrecciarsi al meglio con il progetto dell’Università della Calabria che farà delle ricerche a mare dove siamo certi che c’è molto da far emergere, verranno fatti quindi dei sondaggi con attrezzature moderne e senza la necessità di scavare. Inoltre un terzo progetto, che definiremo tra ottobre e novembre, vede coinvolta l’Università di Perugia con una summer school; dieci studenti perugini saranno ospiti al borgo di Casignana e svolgeranno attività di ricerca e didattica qui, poi dieci dei nostri studenti calabresi andranno a Perugia».