Vibo Valentia è la Capitale Italiana del Libro 2021: lo ha annunciato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in diretta live sul sito del ministero. Un'iniziativa che nasce «da un'esperienza molto importante, la Capitale Italiana della Cultura che a sua volta è partita dall'idea della Capitale Europea della Cultura», ha spiegato il ministro, secondo cui da qui si scateneranno «comportamenti virtuosi destinati a lasciare un’impronta duratura».

«Abbiamo visto - ha continuato Franceschini - che questo tipo di procedure mettono in moto un meccanismo assolutamente virtuoso di identificazione della comunità locale nella competizione, la progettazione di un disegno complessivo legato al tema, in questo caso al libro, l'incrocio tra pubblico e privato. E la competizione è un momento importante non soltanto per la città vincitrice ma anche per tutte quelle altre che partecipano perchè il meccanismo virtuoso produce risultati che restano nel tempo. Un po' come ai Premi Oscar, quando sei stato candidato all'Oscar è già un titolo anche se l'Oscar non lo hai vinto».

E Romano Montroni, presidente della giuria che ha scelto all'unanimità Vibo Valentia Capitale del Libro 2021 - le altre città finaliste erano Ariano Irpino, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Pontremoli - ha spiegato: «Si sono attivate attraverso la risposta al bando tutta una serie di energie che porteranno del beneficio duraturo».

«La Capitale del Libro serve anche a difendere lo spazio dei libri e della lettura. Questa giuria ha valutato con estrema attenzione i progetti inviati dalle città che hanno partecipato al Bando e abbiamo deciso all'unanimità. Le singole città hanno formulato un'offerta ricca, ma sostenibile dal punto di vista delle risorse economiche. I progetti che abbiamo visto sono veramente fantastici. Senza libri e senza cultura non può esserci rinascita sociale ed economica», ha detto Montroni. 
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