«Non siamo in ritardo». Lo dice a chiare lettere e a scanso di equivoci, il sindaco Maria Limardo, aprendo la conferenza di presentazione dello step attuale di “Vibo Valentia capitale italiana del libro 2021”. Il primo cittadino, nell’evento realizzato nella sala consiliare, respinge così ogni accusa e spiega che «abbiamo siglato i patti per la lettura assieme a diverse associazioni e sindaci, e questo strumento indispensabile intendiamo proporlo alle amministrazioni di altri territori calabresi».

Parola d’ordine allargare, mentre il direttore artistico Piero Muscari ha garantito che «gli eventi si allungheranno anche al primo semestre del prossimo anno». Alla presentazione ha partecipato anche il presidente del consiglio comunale, Rino Putrino, e Muscari ha chiarito la volontà di «proporre dei gemellaggi con altri centri, come ad esempio Bagaria». Il sindaco ha annunciato la volontà di affiancare alla prevista conferenza che si terrà a Roma anche un analogo appuntamento da pianificare a Milano.

Presente anche il presidente della Regione, Nino Spirlì, che ha enfatizzato il binomio «legalità e cultura, visto il nostro impegno per fare in modo che si interrompesse la pratica di cucire i bandi regionali su misura degli amici degli amici», ricordando che nei mesi scorsi «non sono mancate le polemiche che Vibo Valentia ha sollevato all’indirizzo della giunta regionale».

È sembrata una risposta implicita agli organizzatori del festival “Leggere e scrivere”, nell’aula consiliare era presente il direttore Gilberto Floriani, che nei mesi scorsi aveva denunciato il definanziamento della kermesse. Muscari, infine, ha letto un messaggio inviato da don Luigi Ciotti.