VIDEO | Primo giorno per le matricole che iniziano il loro percorso di studi nell'ateneo Magna Graecia. Il rettore De Sarro: «Abbiamo fatto il pienone in tanti corsi di laurea. La facoltà di economia, la più frequentata»
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L’Università Magna Graecia di Catanzaro dà il benvenuto ai nuovi iscritti e lo fa con il Matricola Day, una giornata articolata in vari momenti, da quelli musicali curati dalla cantante Daria Mirante Marini e dal chitarrista Saverio Marasco, alla presentazione dei piani di orientamento e tutorato con i docenti Marianna Mauro e Andrea Porciello per facilitare l’inserimento degli studenti nel contesto universitario. A porgere loro il saluto di benvenuto nel dipartimento di giurisprudenza, economia e sociologia, è il magnifico rettore Giovambattista De Sarro, soddisfatto per la fiducia che è stata riposta nell’offerta formativa di questo anno accademico. «Abbiamo fatto il pienone in tanti corsi di laurea – sottolinea il rettore -. Dobbiamo distinguere le varie aree, per l’area bio-sanitaria, il corso di medicina ancora non è concluso però sarà sicuramente completato. Psicologia è completato. Per quanto riguarda gli altri abbiamo richiesta di gran lunga superiori ai posti disponibili. Quello più frequentato, in questa area, è il corso di economia».
Un monito agli studenti
«Noi oggi lanciamo un monito ai nostri studenti – ha aggiunto il direttore del dipartimento, Geremia Romano – e cioè di intraprendere il percorso universitario, fin dal primo giorno, possibilmente con le idee chiare e se non sono chiare avere l'opportunità di vedersele qui chiarite in modo tale che il percorso sia proiettato verso un risultato, che non è soltanto il conseguimento della laurea, ma un percorso formativo che dia capacità di elaborare e che poi accorci un pò i tempi tra il percorso universitario completato e le gratificazioni nel mondo del lavoro. I numeri di quest’anno confermano quelli dello scorso anno che già erano molto positivi – aggiunge – ma al di là dei numero quello che vorremmo è che da parte nostra possa migliorarel’offerta formativa e l’organizzazione e dal lato degli studenti ci aspettiamo una abnegazione e anche una risposta positiva ai nostri input».
Le aspettative degli studenti
Dunque chi si appresta ad iniziare l’avventura universitaria lo fa carico di aspettative come nel caso di Pierfrancesco Curatolo, di Fiumefreddo Bruzio, iscritto al primo anno di giurisprudenza: «Sono contento della scelta che ho fatto – dice -. Innanzitutto mi auguro che questo percorso di studi porti ad una più grande conoscenza del sistema giuridico italiano, non sempre conosciuto dai giovani, e in secondo luogo mi auguro un domani di poter diventare un avvocato e spero di poterlo fare nel contesto calabrese poiché mi piacerebbe non allontanarmi dalla mia regione di nascita». Antony Ferraro, di Briatico, ha deciso di studiare giurisprudenza «perché mi appassiona il diritto e credo molto in questa facoltà. Spero di poter completare questo percorso per poi avere una prospettiva futura nel mondo del lavoro». Anche Michele Cerminara, di Amantea, ha scelto giurisprudenza «perché mi piace questa facoltà. Vorrei diventare notaio e ho grandi aspettative».
Vivere il campus
Grandi aspettative che si scontrano con alcune criticità sollevate dalle associazioni studentesche che se da una parte invitano le matricole a vivere l’università e quindi il campus a 360 gradi, dall’altra lanciano un appello alle istituzioni affinchè questo possa avvenire. «Il Matricola Day è un evento che vuole abbracciare tutte le matricole per far capire e conoscere l’ambiente universitario – spiega Sivio Rotundo dell’associazione Eureka Umg -. Non accogliamo i nostri colleghi solo come studenti che intraprendono un percorso di studi ma li invitiamo a vivere la vita universitaria, l’associazionismo e la città. Lamentiamo però la mancata organizzazione nei trasporti per i residenti negli alloggi, che dalle ore 17.00 in poi vengono tagliati fuori dalla vita della città e chiediamo a gran voce che l’università torni ad essere tutta al campus e non che ci sia sociologia in centro o che venga addirittura proposto di portare giurisprudenza in centro».