Tramite le parole del presidente Samengo e del direttore generale Fore, l'ente richiede più investimenti nella formazione dei medici per garantire alle madri e ai nuovi nati miglioramenti nell'assistenza
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L'Unicef stima che oggi, primo giorno dell’anno, nasceranno in tutto il mondo 392.078 bambini. Questo numero include circa 1.210 bambini che verranno alla luce in Italia (il primo parto avvenuto a mezzanotte a Roma con la nascita di Bianca). Il primo bambino del 2020 probabilmente nascerà nelle isole Fiji nel Pacifico. L'ultimo negli Stati Uniti. A livello globale, si stima che oltre la metà di queste nascite avverrà in otto paesi: India con 67.385 nuovi nati, Cina con 46.299, Nigeria con 26.039, Pakistan con 16.787, Indonesia con 13.020, Stati Uniti con 10.452, Repubblica Dem. del Congo con 10.247 ed Etiopia con 8.493: «Ogni gennaio, infatti, il sodalizio vuole celebrare i bambini nati il giorno di Capodanno, un buon auspicio per la nascita dei bambini in tutto il mondo» ha detto il presidente Unicef Italia Francesco Samengo.
I dati su nascite e decessi
Tuttavia, per milioni di neonati in tutto il mondo, il giorno della loro nascita non è così favorevole. Nel 2018, 2,5 milioni di bambini sono morti nel loro primo mese di vita; circa un terzo di loro nel loro primo giorno. Tra questi bambini, la maggior parte è morta per cause prevenibili come la nascita prematura, complicazioni durante il parto e infezioni come sepsi. Inoltre, più di 2,5 milioni di piccoli nascono morti ogni anno.
Negli ultimi tre decenni, evidenzia Unicef, il mondo ha visto notevoli progressi nella sopravvivenza infantile, riducendo di oltre la metà il numero di bambini che muoiono prima del quinto compleanno. Ma i progressi sono stati più lenti per i neonati. I bambini che muoiono nel primo mese rappresentano il 47% di tutti i decessi tra i bimbi al di sotto dei cinque anni, un numero in aumento rispetto al 40% del 1990.
«L'inizio di un nuovo anno e di un nuovo decennio è un'occasione per riflettere sulle nostre speranze e aspirazioni, non solo per ciò che ci riserva il nostro futuro, ma anche per il futuro di coloro che verranno dopo di noi», ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell'Unicef. «Il calendario che cambia ogni gennaio, ci ricorda tutte le possibilità e le potenzialità di ogni bambino che intraprende il viaggio della sua vita, se gli viene data questa possibilità».
Investimenti negli operatori sanitari
La campagna dell'Unicef Every Child Alive richiede investimenti immediati in operatori sanitari con la giusta formazione e con i farmaci giusti per garantire che ogni madre e neonato sia assistito da un paio di mani esperte per prevenire e curare le complicazioni durante la gravidanza, il parto e la nascita. «Troppe madri e neonati non sono assistiti da un'ostetrica o un'infermiera formata e con gli strumenti adatti, e i risultati sono devastanti», ha aggiunto Fore. «Possiamo fare in modo che milioni di bambini sopravvivranno al loro primo giorno e vivranno in questo decennio, se ognuno di loro nascerà in un paio di mani esperte».
«Tra i 1.210 nati oggi nel nostro Paese, diversi bambini nasceranno negli Ospedali riconosciuti dall’Unicef e dall’OMS ‘Amici dei bambini’; soltanto nel 2018, sono nati in questi Ospedali oltre 31.500 bambini, più del 7% dei nati in Italia su un totale di 449.000. Quindi, ogni giorno, mediamente, nel 2018, sono nati 86 bambini in un Ospedale Amico. Questi neonati e le loro madri hanno quindi beneficiato dei migliori standard di assistenza in materia di parto e allattamento», ha ricordato il presidente Samengo.
I programmi Unicef
L’ente in Italia promuove il programma ‘Insieme per l’Allattamento-Ospedali & Comunità Amici dei Bambini’ per diffondere la cultura dell’allattamento e garantire a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile. Ad oggi, fanno parte della Rete Unicef in Italia 29 Ospedali e 7 Comunità riconosciuti dall’UNICEF come Amici dei bambini, 3 Corsi di Laurea riconosciuti Amici dell’Allattamento e oltre 900 Baby Pit Stop - spazi dedicati a tutte le famiglie in cui poter prendersi cura dei propri bambini.