Il Diatic dell’Università della Calabria, il Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica, almeno per il momento non chiuderà. Il rettore Gino Crisci ha deciso di attendere le votazioni di giugno per il rinnovo dei direttori dei vari dipartimenti prima di chiamare il consiglio di amministrazione ad esprimersi sul punto, ma il destino della struttura è comunque segnato dalla inarrestabile fuga di docenti iniziata nel maggio del 2014 ed ancora in corso, giacché nelle ultime ore sono giunte le ennesime richieste di trasferimento.

 

E così il Diatic è passato dalle 47 unità censite all'entrata in vigore della Legge Gelmini 240/2010 alle attuali 29 delle quali due prossime alla pensione e tre ansiose di essere assegnate ad altro dipartimento. La norma, recepita dallo Statuto dell'unical, parla chiaro: sotto i 35 docenti, tra professori di prima e seconda fascia e ricercatori, bisogna procedere alla disattivazione. Un atto dovuto quindi, a prescindere dal parere contrario espresso dal Senato Accademico che non è tuttavia vincolante.