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Una scoperta archeologica sensazionale è stata fatta gli uomini della Guardia di Finanza di Crotone. Nel corso di alcuni accertamenti sul letto del fiume Neto – insospettiti dalla presenza di alcune persone che saltuariamente si trovavano sul posto – si sono imbattuti in quelli che sembrano essere i resti di una tomba molto antica.
Contattato l'ispettore onorario del Mibact per la tutela archeologica del territorio pitagorico, Paolo Nereo Morelli, lo stesso ha confermato che si tratta di una rarissima testimonianza di insediamento dell'età del bronzo medio, 1600-1550 al 1325 a.C. quindi molto tempo prima dell'arrivo degli Achei dalla Grecia. Nello specifico, come indica una nota delle Fiamme Gialle, si tratta di una sepoltura a tomba a cista con urna cineraria; l'intervento dei finanzieri ha scongiurato il pericolo che i trafficanti di reperti archeologici potessero fare razzia. La Soprintendenza per i Beni Culturali della Calabria ha già iniziato i rilievi documentali del contesto e le attività idonee a mettere in sicurezza il sito con l’ausilio di una restauratrice di beni culturali.