Il 3 febbraio coincide con la domenica gratuita che ogni anno, dal 2014, apre le porte di oltre 480 musei pubblici e privati dalle Alpi alla Sicilia. Una giornata voluta dall’allora ministro dei beni culturali Dario Franceschini, anche per invogliare i cittadini più pigri a riappropriarsi dei propri tesori. Oltre 10 milioni di visitatori, in questi 5 anni, hanno approfittato dell’occasione, per visitare luoghi d’arte sia nei territori di appartenenza che altrove. Una cifra importante, che si inserisce nel solco del trend più che positivo che il nostro paese registra da cinque anni a questa parte.

 

Crescono i visitatori... ma non abbastanza

È indubbio che nell’ultimo periodo sia cresciuta l’affluenza nei musei, nazionali e di territorio, in Italia come in Calabria. Anche la nostra regione, a partire dall’Archeologico di Reggio, guarda con qualche speranza ai dati significativi dei flussi di visitatori. Tuttavia, c’è ancora da fare. Aree archeologiche come quella della Sibaritide, musei distanti dai circuiti turistici, centri minori, ma non per questo secondari per particolarità e ricchezza di collezioni, devono essere rilanciati e proposti con forza. Devono cioè aprirsi non solo ai pochi turisti che si avventurano nelle zone interne, ma soprattutto agli abitanti dei territori. Il nostro patrimonio, depredato, certamente, ma ancora ricco e presente in tante esposizioni, può essere più apprezzato. Tornare a parlare ai ragazzi, alle famiglie, agli abitanti, a chi emigra e a chi torna, insomma; essere ricollocato al centro dell’interesse della comunità.

 

Educazione, non retorica!

Portare i propri figli al museo, fargli toccare con mano il passato dal quale provengono e che gli appartiene, interessarli alla storia ed alla storia dell’arte, all’archeologia ed alla lettura del paesaggio: tutte azioni benefiche, che possono trovare concretezza nella domenica gratuita. Domenica 3 febbraio, può costituire per le famiglie l’occasione di passare una giornata diversa. Un bambino al museo, se accompagnato da mamma e papà, ricorderà quella visita in tutti gli anni a venire come un momento speciale. In fondo, non sono passate che 50 generazioni, dagli uomini che hanno lasciato le testimonianze archeologiche così ricche, in Calabria. Gran parte di quella cultura magno greca, troppo spesso tirata in ballo a puro artificio retorico, impregna ancora il nostro quotidiano. Andiamo a conoscerla meglio. E facciamolo con i più piccoli. Molti poli museali, in questi anni, si sono dotati di spazi per bambini, spazi ludici, educativi e ricreativi al tempo stesso.
Portiamoci i nostri figli. Saranno cittadini migliori. Chi ama il proprio passato, ama la propria terra. E la Calabria, per risorgere, ha solo bisogno di un po’più di amore.

Dove andare

Ecco tutte le sedi aperte, città per città:

Catanzaro - museo e parco archeologico nazionale di Scolacium, via Scylletion.

Cosenza - galleria nazionale di Cosenza, via Gian Vincenzo Gravina; Scalea, museo dei Brettii e degli Enotri, via S. Agostino; antiquarium di Torre Cimalonga, largo Cimalonga, 7; BoCs Museum - complesso monumentale di San Domenico, piazza Tommaso Campanella.

Cassano all'Ionio - parco archeologico di Sibari, strada statale 106 Jonica, Km 24; museo nazionale archeologico della Sibaritide, loc. Casa Bianca.

Amendolara - museo archeologico nazionale di Amendolara, piazza Giovanni XXIII.

Santa Maria del Cedro - parco Archeologico di Laos Santa Maria del Cedro, via degli Scavi.

Crotone - museo e parco archeologico nazionale di Capo Colonna, via Hera Lacinia; museo archeologico nazionale di Crotone via Risorgimento, 14.

Reggio Calabria - museo archeologico nazionale di Reggio di Calabria, piazza De Nava, 26.

Locri - museo e parco archeologico nazionale, Strada Statale 106 Jonica - contrada Masarà.

Gerace - chiesa di san Francesco d'Assisi, piazza delle Tre Chiese. 

Stilo - la Cattolica, via Cattolica.

Bova Marina - museo e parco archeologico "Archeoderi", località san Pasquale.

Gioia Tauro - museo archeologico Metauros (domenica, solo per gruppi, visitabile su richiesta prenotando al 3289484271 - signor Pisano, Comune di Gioia Tauro).

Monasterace - museo e parco archeologico dell'Antica Kaulon, strada statale 106 Ionica.

Palmi - parco archeologico dei Taureani, località Taureana.

Vibo Valentia - museo archeologico nazionale "Vito Capialbi", via Antica Monteleone, Castello normanno svevo.

Mileto - museo statale di Mileto, via Episcopio.

Per saperne di più, è possibile consultare direttamente il sito web del ministero.