Scrittura, musica e filosofia del diritto: passioni e professioni che Vincenzo Greco ha fatto sue nel corso della vita mettendole in comunicazione tra loro. Ma ce n’è un’altra che l’artista originario di Vibo Valentia (conosciuto anche come Evocante) ha da quando era bambino, quella per un artista unico nel suo genere come Franco Battiato.

Nasce allora un progetto innovativo, che vede proprio la scrittura, la musica e la filosofia del diritto diventare strumento per l’interpretazione del percorso artistico del grande cantautore siciliano.  Progetto che vede la pubblicazione del libro dal titolo "Battiato. Una ricostruzione sistematica. Percorsi di ascolto consapevole" (edito da Arcana) e dell’albumFino a Tardi. Viaggi sonori con Battiato”, presentati contestualmente in forma di concerto e dialogando col pubblico, anche nel corso della tappa a Bovalino, ospite del Caffè Letterario Mario La Cava.

«Ciò che mi ha spinto a scrivere il libro - racconta l’autore - oltre alla forte passione che sin da bambino ho per Battiato, è anche il desiderio di interpretare questo grande artista; finora di lui sono state fatte tante biografie, ma poche o forse nessuna interpretazione in senso oggettivo, cioè porsi davanti al suo intero percorso artistico, più che davanti alla sua persona, attribuendo un significato. Ecco, ciò che ho voluto fare è stato individuare dei percorsi che spiegano l’intera vita artistica di Battiato, compresa quella che ha svolto nel cinema e nella pittura, identificando delle tematiche e legando tra loro brani anche distanti nel tempo e anche forme d’arte diverse per rintracciare questi significati.

Troviamo quindi il capitolo sulla natura, quello sull’indignazione, il rapporto con la lontananza, il rapporto con la Sicilia ed elemento preponderante e che attraversa tutti i capitoli è quello spirituale. Proprio quest’ultimo secondo me è quello in cui risiede il significato ultimo e onnicomprensivo dell’intero percorso artistico di Battiato, che io considero il più importante musicista e compositore italiano dal dopoguerra in poi».

Scrittura che incontra la musica già all’interno del volume stesso, con una playlist alla fine di ogni capitolo da ascoltare (tramite un QR Code) e che riprende i temi trattati nelle pagine precedenti. Accanto a quello editoriale, il progetto musicale vero e proprio: «Ho scritto questo libro e nel frattempo ho registrato anche un disco; qualcuno lo chiama disco di cover, io più che “cover” direi “individuazione di percorsi”; una verifica di alcune mie ipotesi interpretative dal punto di vista musicale. Sono due prodotti che vanno di pari passo. Diciamo che è a tutti gli effetti un progetto a tre punte perché c’è l’aspetto editoriale, quello discografico e concertistico. Da qui l’idea della presentazione in forma di concerto: piuttosto che presentare in maniera classica e canonica un libro con le solite chiacchierate lo presento anche suonando e cantando diversi brani, con la consapevolezza del fatto che mi misuro con un gigante, perciò lo faccio con il massimo dell’umiltà».