A dieci anni dal prestigioso riconoscimento dell’Unesco, che nel 2015 ha inserito il Codex Purpureus Rossanensis nel registro Memory of the World, il preziosissimo evangelario purpureo miniato di Rossano sarà celebrato con un’iniziativa speciale: un annullo filatelico, un francobollo.
L’annuncio ufficiale è arrivato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha inserito l’emissione filatelica nel programma 2025, consolidando il legame tra la filatelia italiana e le eccellenze del patrimonio culturale nazionale.
L’importanza dell’evento va oltre il semplice riconoscimento filatelico. Il Codex Purpureus Rossanensis, uno dei manoscritti più antichi e preziosi al mondo, rappresenta un tesoro non solo per la Calabria e per l’Italia, ma per l’intera umanità. Le sue miniature e le sue pagine purpuree sono un capolavoro che intreccia arte, fede e storia, rendendolo un simbolo universale di bellezza e cultura.

Un traguardo per l’Arcidiocesi

Il risultato è frutto dell’instancabile lavoro dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, guidata da Monsignor Maurizio Aloise, che insieme al suo team ha portato avanti la richiesta dell’emissione filatelica. Decisivo è stato anche il contributo del Museo Diocesano e del Codex, diretto da don Pino Straface con la vice direttrice Cecilia Perri, e dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, coordinato da don Nando Ciliberti. 
Secondo quanto annunciato, il francobollo verrà emesso il 9 ottobre 2025, data scelta non a caso: quel giorno si celebreranno i dieci anni dal riconoscimento Unesco che ha consacrato il Codex come patrimonio dell’umanità. L’emissione, appartenente alla serie tematica Le eccellenze del patrimonio culturale italiano, assume quindi un valore simbolico e storico, destinato a lasciare un’impronta nel panorama filatelico nazionale e internazionale.

Il Codex Purpureus Rossanensis è un Evangelario greco miniato, databile al VI secolo, che custodisce inestimabili testimonianze della cultura bizantina. Le sue pagine, tinte di porpora e decorate con miniature dorate, narrano i Vangeli in un intreccio di spiritualità e maestria artistica. Oggi, questo capolavoro è custodito nel Museo Diocesano e del Codex di Rossano, che ne garantisce la conservazione e la valorizzazione. Il riconoscimento Unesco ha rappresentato una pietra miliare, collocando il Codex in una dimensione globale e attribuendogli una rilevanza che trascende i confini locali. Ogni anno, migliaia di visitatori raggiungono Rossano per ammirare il manoscritto, attratti dalla sua unicità e dal fascino della sua storia.

Un anniversario speciale

L’anno 2025 si preannuncia carico di iniziative per celebrare i dieci anni del riconoscimento Unesco. Tra gli appuntamenti più attesi, la cerimonia dello “Sfoglio del Codex”, un momento di grande suggestione in cui le pagine del manoscritto vengono mostrate al pubblico, rivelando la loro straordinaria bellezza. In occasione della ricorrenza, sono previsti anche eventi culturali di rilievo, tra cui convegni, mostre e la presenza di rappresentanti dell’Unesco, sottolineando il valore internazionale del Codex. L’emissione del francobollo arricchirà queste celebrazioni, rappresentando un tributo tangibile e destinato a durare nel tempo. La scelta di dedicare un francobollo al Codex Purpureus Rossanensis non è casuale. La filatelia, oltre a rappresentare un mezzo per viaggiare idealmente attraverso i simboli di una nazione, svolge anche un ruolo educativo e di conservazione della memoria collettiva. Attraverso un piccolo pezzo di carta, si raccontano storie, si diffondono valori e si celebrano eccellenze culturali. In questo caso, il francobollo diventa un veicolo per far conoscere il Codex e la sua importanza anche a chi, forse, non ne aveva mai sentito parlare. L’immagine scelta per l’emissione sarà sicuramente evocativa, in grado di rappresentare la bellezza e la sacralità del manoscritto. L’emissione del francobollo dedicato al Codex è anche un’occasione per accendere i riflettori su Rossano e sul suo patrimonio culturale. La città calabrese, ricca di storia e tradizioni, si conferma un punto di riferimento per il turismo culturale in Italia, grazie anche al lavoro del Museo Diocesano e alle iniziative promosse dall’Arcidiocesi. L’evento filatelico sarà quindi anche un’opportunità per valorizzare il territorio e rafforzare il legame tra la comunità locale e il Codex, che da secoli ne rappresenta l’anima spirituale e culturale.