Gli ultimi carbonai di Serra San Bruno in Cina. Novemila chilometri annullati da una foto ormai iconica, uno scatto che evoca altri mondi e altre epoche, ma che in Calabria è ancora cronaca di un lavoro antico come la fatica di braccia e mani che trasformano la natura. La foto di Saverio Caracciolo, documentarista e fotoreporter di Tropea, che con le sue opere arricchisce quotidianamente i contenuti del nostro network, parteciperà alla 19esima Mostra Internazionale di Fotografia Artistica in Cina, uno degli eventi fotografici più significativi a livello globale, che vede la partecipazione di 110mila fotografi provenienti da 123 Paesi.

Nata nel 1981, la China International Photographic Art Exhibition (Cipae) offre sin dalla prima edizione la possibilità a fotografi di tutto il mondo di condividere i propri lavori e far conoscere il proprio talento. Insomma, un punto di riferimento nel panorama internazionale della fotografia. Per il terzo anno consecutivo, la mostra si terrà a Zhuhai, nella provincia di Guangdong, una delle città chiave nella Greater Bay Area, che comprende anche Hong Kong e Macao.

Tre le sezioni principali: documentary, art, e warmth, che esplorano diversi aspetti della fotografia. Contestualmente, si terranno anche eventi paralleli, offrendo così una grande varietà di contenuti, stili e temi.

L'Italia è rappresentata dalla Fidia Factory, nuova realtà nel panorama delle arti fotografiche italiane dedicata all’integrazione tra arte e tecnologia. E tra i 14 autori italiani scelti da Fidia per esporre in Cina, c’è il vibonese Caracciolo, “antropologo per immagini” che da sempre racconta la Calabria più autentica e spesso inedita per il grande pubblico, concentrandosi su volti e mestieri di una regione che ancora riverbera nel presente un passato millenario.

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