Domenico La Serra, 17 anni, vive a Monterosso Calabro, incantevole borgo delle preserre vibonesi. La sua passione? La musica. Frequenta il Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia e il suo strumento è lo xilofono. Una vocazione che il giovane monterossino coltiva sin da bambino.

«Lo portai all'età di 4 anni all'esibizione della mia banda – racconta il padre Simone – cominciò a strimpellare il tamburello giocattolo che gli avevo regalato, riuscendo a cogliere ogni nota. Non sapeva né leggere e né scrivere, ma suonava lo strumento con naturalezza. Da allora il mio ragazzo non si è più fermato», dice con occhi lucidi che brillano per l'emozione.

 

Da quella prima esibizione sono trascorsi diversi anni. E di strada Domenico, occhi verdi e sguardo profondo, ne ha fatta tanta. Da percussionista autodidatta ad allievo del Conservatorio fino a componente della European Union Youth Orchestra, la grande orchestra giovanile fondata nel 1976 dal maestro Claudio Abbado e sostenuta dalla commissione e dal parlamento europeo e dalla Rai.

 

«Era il secondo anno che partecipavo alle selezioni – ammette - non pensavo che tra gli ottanta candidati provenienti da tutta Europa, scegliessero me. E invece ce l'ho fatta». È entrato a far parte a pieno titolo dell’orchestra giovanile Europea. Sedici i musicisti italiani selezionati che parteciperanno alla "Festa della musica 2020". Un evento rinviato causa Covid, ma pur sempre un traguardo da festeggiare. Un riconoscimento che Domenico dedica alla sua famiglia per averlo sempre sostenuto ed incoraggiato.

 

Il suo regno è una piccola mansarda dove si rifugia per perfezionare il suo talento. «La musica per me è tutto, la musica mi rilassa e spero un giorno di diventare un grande percussionista - conclude- per rendere ancora più orgogliosi i miei genitori e la mia città, Monterosso».