Li ha portati il cardinale Krajevski, partito all’alba da Roma: «Il Pontefice mi ha raccomandato: “Dì loro che io sono vicino”»
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Un veicolo carico di beni di prima necessità. È il dono di papa Francesco alla Piana di Gioia Tauro. La notizia viene confermata in una nota stampa: «Papa Francesco, simbolo di pace universale, ha puntato il suo sguardo in Calabria. Siamo nella Piana di Gioia Tauro, a Maropati presso il "Cenacolo" casa di carità e accoglienza fondata da Bartolo Mercuri, con la benedizione dell'allora vescovo, monsignor Luciano Bux. Suona il citofono di casa Mercuri: «Sono don Corrado, mi manda Papa Francesco», raccontano.
Stupore, commozione, gioia immensa: «L'elemosiniere di sua Santità, il cardinale Krajevski, arriva alla guida di un pulmino strapieno di viveri, alimenti, generi di prima necessità. Partito dal Vaticano alle luci dell'alba senza segretario, senza autista, ma con lo stile di Francesco che è anzitutto la povertà, la testimonianza. Ad accogliere il cardinale – si legge ancora - don Gaudioso Mercuri, parroco di Varapodio, e tanti giovani volontari che non si stancano di fare il bene attraverso il servizio ai più poveri tra i poveri».
Insieme ai rosari che recano lo stemma Pontificio, il porporato polacco ha donato a tutti i volontari l'enciclica "Fratelli tutti": «Ve le manda Papa Francesco, ringraziandovi per tutto quello che fate per i poveri, nell'enciclica si parla di voi! Io non conoscevo questa realtà calabrese, il Papa mi ha detto vai e sostienili, dì loro che io sono vicino, ed io ho visto con quanto amore voi accudite centinaia di famiglie, dirò al Pontefice tutto quello che ho visto».