Matteo e Simona sono partiti da Catanzaro dopo essere diventati marito e moglie. Pochi soldi in tasca ma tante aspettative, la loro luna di miele è durata ben 373 giorni
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Li avevamo incontrati un anno fa, Matteo e Simona, quando, alla vigilia del loro matrimonio, ci raccontavano della loro intenzione di partire per una luna di miele lunga un anno intero in giro per il mondo, con pochi soldi in tasca ma con tante aspettative. E così è stato: 373 giorni alla scoperta di luoghi, persone, usanze, in 14 paesi. «Il viaggio è stato sensazionale - racconta Matteo - sicuramente superiore alle nostre aspettative. Abbiamo leggermente modificato l'itinerario rispetto al previsto, siamo stati negli Stati Uniti, Messico, Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Nuova Zelanda, Australia, Indonesia, Malesia, Myanmar, Tailandia, Cambogia, Giappone».
Osservare il mondo con occhi nuovi
Ed è stato proprio il Giappone il luogo che ha colpito di più la coppia. «Il Giappone ci ha colpito molto da un punto di vista umano, le persone che abbiamo incontrato ci hanno dimostrato grandissima ospitalità, a questo si aggiunge l'ottimo cibo, bellissimo Paese, grandissima cultura, strade e mezzi di trasporto perfetti. Ci piace pensare di poterci andare a vivere un giorno». Ma cosa cambia al rientro da un viaggio del genere? «Sicuramente sono cambiate le prospettive e per quanto mi riguarda anche le priorità - risponde Matteo - sono cose molto personali. Eravamo partiti con tante domande nella speranza che il viaggio ci desse le risposte. In realtà torniamo con qualche risposta ma tante domande in più».
Un viaggio "social"
Un viaggio alla scoperta del mondo condiviso con i followers attraverso il blog "SimuMatti" (http://www.simumatti.com) termine nato dall'unione dei loro nomi che sta a sottolineare quel pizzico di follia che li ha spinti in questa insolita avventura. «L'idea era quella di godersi il viaggio ma siamo riusciti anche a dedicare ai social parte del tempo per rendere partecipi i nostri amici delle emozioni e dei luoghi che stavamo vivendo».
«Il mondo è un posto meraviglioso»
E ogni località visitata, ogni sguardo incrociato, ogni sensazione provata ha sicuramente lasciato dentro Simona e Matteo il segno. «Il mondo è un posto meraviglioso e le persone sono buone - aggiunge Simona - in un anno non abbiamo mai riscontrato cattiveria nel prossimo. E questa cosa ti cambia. Cambia l'approccio con gli altri. E' stato un viaggio umanamente coinvolgente. Siamo tornati carichi con l'intenzione di dare anche noi qualcosa in cambio rispetto a quanto abbiamo ricevuto. Siamo sempre stati ospiti delle persone del posto e ci piacerebbe adesso poter ospitare a nostra volta altri viaggiatori».
La paura di non farcela
Ma nel suo bagaglio pieno zeppo di curiosità e voglia di conoscere il mondo, Simona ha portato con sé anche la paura, in alcuni momenti, di non farcela. «La prova più grande per me è stata stare lontano dagli affetti, dalla mia famiglia. Ma ogni volta che pensavo di non farcela e mi sfiorava l'idea di tornare indietro sapevo che non avrei avuto poi i soldi per riprendere il viaggio e quindi ho tenuto duro e non me ne sono pentita. Abbiamo visto posti straordinari». «Sono stati questi i momenti che ci hanno rafforzato - spiega Matteo - che ci hanno fatto fare squadra come volevamo fare fin dall'inizio. Era un viaggio di piacere ma anche un viaggio di coppia. Nei momenti in cui lei era in difficoltà sono intervenuto io a darle forza e viceversa».
Capacità di adattamento
Una esperienza che difficilmente si potrà ripetere e che è stata anche meno dispendiosa del previsto. «Confermiamo quella che era la nostra missione inizialmente, cioè dimostrare che viaggiare con capacità di adattamento costa meno di quanto si possa credere. Probabilmente se fossimo rimasti in Calabria avremmo speso molto di più. Non possiamo ancora anticipare l'esatta spesa, stiamo facendo i conti, ma possiamo sicuramente dire che il viaggio è costato meno del nostro matrimonio». Dunque, riguardando video e foto del loro viaggio di nozze da record, Matteo e Simona raccontano con tenerezza anche il momento del loro rientro a casa: «ad attenderci c'erano parenti e amici con tanto di striscioni. E' stato bellissimo perché sai che nonostante il tempo e la lontananza certe cose, per fortuna, rimangono sempre uguali».