Sono passati 200 anni da quando Giacomo Leopardi donò a tutti gli appassionati di poesia del mondo “L’infinito”, opera dal cui primo verso è tratto il titolo del festival della poesia e dell’arte “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”, giunto alla XVIII edizione. L’evento è organizzato dalla storica associazione, radicata nel tessuto sociale e culturale dell’Alto Ionio, ‘L’Albero della Memoria’, presieduta dal professore Piero De Vita. A patrocinare la manifestazione il comune di Trebisacce in sinergia con l’Accademia di danza Bds di Giusy Palermo, l’Accademia musicale G. Mahler, il Museo d’arte olearia L.Noia, il Club Unesco di Trebisacce. “Sempre caro mi fu quest’ermo colle” concretizza un appuntamento particolarmente atteso del cartellone estivo della Città di Trebisacce, “Marestate 2019”.

L’appuntamento con la cultura e la poesia è fissato per mercoledì 4 agosto alle ore 21.00 a Trebisacce, in  Piazza Fontana Cannone, sita nel Centro Storico della cittadina bandiera blu.

Il progetto “IntegrAzioni”

L’evento è inserito nel programma delle attività previste nel progetto “IntegrAzioni”, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, del dipartimento della gioventù, rappresenta uno dei più longevi festival culturali di tutta la Calabria. Il progetto è iniziato nel 2017 e ha visto la realizzazione di numerosi laboratori teatrali e la nascita di una vera e propria scuola-teatro, che presterà i propri allievi al ricco programma della serata condotta dal giornalista Franco Maurella. Ancora una volta dunque, i giovani artisti dell’Alto Ionio si danno appuntamento per parlare i diversi linguaggi dell’arte, e raccontare al pubblico che vorrà partecipare come la creatività sia ancora oggi lo strumento migliore per comunicare ed imparare a crescere vivendo con coscienza e passione i propri spazi d’espressione.

Tema della XVIII edizione

Questa edizione è dedicata a san Francesco: da Assisi a Paola. Nel corso della serata le figure di San Francesco D’Assisi, protettore d’Italia, e San Francesco di Paola, protettore della Calabria saranno rievocate attraverso pièce teatrali, canzoni, balli e poesie che celebreranno la devozione del popolo italiano e calabrese a due uomini di chiesa dalla forte personalità che spesero la propria vita per la ricerca della pace e del dialogo interculturale e interreligioso, senza dimenticare temi importanti come la difesa dell’ambiente e della natura, il rispetto dell’identità, l’accoglienza, la carità umana, strenuamente difesi all’epoca in cui vissero i due santi ed ancora oggi estremamente attuali.