Anche quest'anno si tenta di sfondare il muro del numero chiuso. Sono stati 1.110 i partecipanti ai test di accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria per 330 posti disponibili. Bagno di folla ma anche di sangue. «È la prima volta, speriamo bene» racconta una candidata in attesa di entrare e svolgere i test. «È la seconda volta» aggiungono due studentesse di Soverato ma c'è chi la prova d'ingresso l'ha tentata anche tre o addirittura anche quattro volte. 

I test a Catanzaro

Appuntamento questa mattina all'ateneo Magna Graecia di Catanzaro per una edizione inconsueta. Quest'anno rigida applicazione delle norme anticovid e, quindi, contingentamento e distanziamento. «Spero che i test si svolgeranno in maniera ordinata - spiega una candidata - considerata la situazione e dal momento che ci è stato chiesto di produrre molta documentazione. Spero che come noi rispetteremo le regole, le rispetteranno anche loro».

L'autocertificazione

Nessun uso dei termoscanner all'ingresso dell'edificio di Bioscienze però i candidato hanno dovuto consegnare un'autocertificazione in cui si dichiara di non avere temperatura corporea superiore a 37 gradi e rigoroso uso della mascherina. «C'è già l'ansia da prestazione - scherza uno studente di Catanzaro - ma a questa si aggiunge la difficoltà di essere vincolati anche nel respirare, nell'essere tranquilli e nell'accumulo di Co2 che produce la mascherina».

Il distanziamento tra i candidati

Per evitare pericolosi assembramenti, in Calabria, i test si sono svolti in contemporanea nei tre atenei. Solo in quello catanzarese sono giunti i residenti delle tre province dell'area centrale. «Meglio non dir nulla - non si sbilancia scaramantica una studentessa di Lamezia Terme -. Il test è sempre molto difficile, le graduatorie sono sempre quelle quindi saranno i migliori a vincere».