Il vento forte che ha impedito alla Compagnia Berardi Casolari andare in scena, come previsto, nel Teatro del Porto di Tropea - imponendo il ripiego di lusso nel centralissimo palazzo Santa Chiara - non ha tolto nulla al felice esito della serata, terzo appuntamento della rassegna estiva proposta dall’associazione Laboart con la direzione artistica di Maria Grazia Teramo. Il pubblico ha risposto nonostante il cambio di programma dovuto ad esigenze meteorologiche. E lo ha fatto in maniera importante, premiando la splendida interpretazione di Gianfranco Berardi, già Premio Ubu 2018 come miglior attore con lo spettacolo “Amleto take away”.

 

In fondo agli occhi

Ieri, Berardi ha messo in scena “In fondo agli occhi”, scritto insieme alla sua compagna di scena e di vita Gabriella Casolari. Protagonista, un novello Tiresia, mutuato dall’indovino omerico per il quale la perdita della vista fisica coincide con l’acquisizione di capacità divinatorie. Nel Bar Italia dove si muovono entrambi gli attori, il Tiresia di Berardi Casolari dimostra come la cecità sia un filtro che analizza il contemporaneo, capace di svelare la condizione di un intero Paese rabbioso, che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita.

 

Una compagnia che nasce a Tropea

Al termine dello spettacolo gli attori hanno raccontato come proprio una decina d’anni fa, a Tropea, dove si erano dovuti recare per delle riunioni, è maturata la decisione di dar vita alla compagnia oggi in scena. E l’aneddoto ha permesso loro di evidenziare come, oggi, abbiano trovato un pubblico maturo, consapevole, cresciuto. Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla direttrice artistica della kermesse estiva, Maria Grazia Teramo. “La risposta del pubblico alla stagione proposta è stata, sino ad oggi, meravigliosa – ha dichiarato -. I tre spettacoli hanno coinciso con altrettanti successi segno che una proposta di qualità premia sempre. Il prossimo appuntamento, il 31, è con Gianni, della compagnia umbra “La società dello spettacolo”, con Caroline Baglioni  diretta da Michelangelo Bellani. Si torna in scena al Porto di Tropea, per quella che si preannuncia una chiusura perfettamente in linea con il livello di partecipazione e artistico che ha caratterizzato Teatro d’Amare 2019.