VIDEO | I piatti della cucina antica illustrati dall'archeologo Sapio. L'iniziativa ha aperto un ciclo di incontri organizzati dal Comune e dall'associazione Calabria Condivisa
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L’hanno chiamato “banchetto greco” e, visto il successo della formula, sono pronti a bissare il 31 agosto con la cucina ai tempi dei romani. A Taurianova, il Comune e l’associazione Calabria Condivisa stanno proponendo un ciclo di incontri a tavola allo scopo di scoprire la storia attraverso le pietanze e quel che raccontano i cibi. Nel caso di quelli greci, l’archeologo Gianluca Sapio – parlando tra una portata e l’altra dello chef Giuseppe Barresi – ha spiegato la sacralità dell’ospitalità. «Il banchetto era solenne ed era preceduto anche dal sacrificio degli animali – ha detto – si ha traccia di ciò anche nella nostra provincia, visti i mosaici rinvenuti a Locri e da ultimo a Taureana di Palmi».
Il banchetto dei greci
La serata a tavola, tra manzi arrosto e legumi inondanti dall’olio nostrano, è stata preceduta dall’illustrazione del valore culturale dell’evento, attraverso le parole dell’assessore Maria Fedele, del cultore di storia greca Fulvio Cama, della studiosa Enza Zappone, del consigliere regionale Giuseppe Mattiani, dai componenti dell’associazione Itinerari brutii, e dal docente Daniele Castrizio.
«In cucina con la storia – ha detto Fedele – vuole essere un ciclo di incontri volti a far riscoprire le nostre radici, convinti come siamo che solo in questo modo possiamo avere cittadini consapevoli delle sfide del futuro». Sfide che secondo Castrizio sono già segnate. «Gran parte di quello che il calabrese è oggi – ha detto il massimo esperto di ellenismo calabrese – trae origine dalla filoxenia greca, ovvero dall’arte dell’ospitalità. Tutto ciò rende ancora più umano il calabrese, rispetto a tante culture che invece propugnano la guerra e la diffidenza, ma è anche tratto di un protagonismo sociale capace di farci dire che tutto ciò può essere anche il motore di uno sviluppo del turismo culturale».