L’originale installazione in ferro battuto ha lo scopo mantenere pulite le zone balneabili, fungendo da cestino e sensibilizzando i bagnanti a sposare la causa della lotta all’inquinamento
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La lotta all’inquinamento delle spiagge e dei mari causata dalla plastica sta coinvolgendo sempre più comuni in Italia e le iniziative contro l’abbandono dei rifiuti si moltiplicano. L’ultimo trend in tema di ecosostenibilità è rappresentato dal pesce mangia plastica, una grossa installazione in ferro battuto la cui presenza sta spopolando su diversi litorali, dalla Puglia alla Sicilia. Ora anche in Calabria e precisamente Longobardi, piccolo comune del Cosentino, si attrezza del grosso pesce in ferro battuto, posizionandolo sulla spiaggia. A cosa serve? Fungerà da mega contenitore: all’interno della pancia del pesce sarà possibile gettare qualsiasi tipo di rifiuto in plastica. L’opera d’arte, realizzata dal Sig. Franco Ianni, sarà utile a mantenere le spiagge pulite ed evitare la dispersione di microplastiche in mare.
Lo scopo del pesce mangia plastica - protagonista di varie iniziative locali - ha un minimo comune denominatore: responsabilizzare i bagnanti e richiamare l’attenzione sul problema dell’inquinamento dei mari causato da plastica e microplastiche.
Questo percorso di sensibilizzazione e tutela del territorio è stato promosso dalla Pro Loco di Longobardi che ha già in programma di posizionare altri 3 esemplari di pesce mangia plastica sulla spiaggia.
«Le spiagge italiane sono un bene troppo prezioso per essere deturpato dalla plastica. Ciascuno di noi può dare il suo contributo. Ce lo chiedono i pesci», scrive in una nota la Proco di Longobardi.
La speranza, ora, viene riposta nei bagnanti che sono chiamati alla salvaguardia dell’ambiente e del mare.